Giuristi
dell'America latina hanno condannato la liberazione, negli Stati Uniti, del
terrorista Luis Posada Carriles, durante un incontro internazionale sul diritto
realizzato nella capitale boliviana, in cui hanno posto per iscritto il loro
disaccordo.
Il detto testo, compreso nella dichiarazione finale dell'evento, come esempio di
doppia morale del governo degli Stati Uniti, segnala il caso di questo noto
terrorista, Posada Carriles, che conta su protezione in violazione delle norme
internazionali.
I partecipanti alla XIV Conferenza Continentale dell'Associazione Americana di
Giustizia, osservano che risulta "inaccettabile per gli uomini e donne di buona
volontà ammettere che si lasci in libertà il terrorista più sanguinario del
continente".
Hanno inoltre manifestato che è doppiamente riprovevole quando si mantiene in
"crudele ed ingiusta prigione cinque
valorosi giovani cubani il cui unico delitto è stato lottare contro questo
flagello, evitando migliaia di vittime innocenti al popolo dell'isola".
Il presidente dell'Unione dei Giuristi di Cuba, Arnel Medina ha dichiarato, a
Prensa Latina, di sentirsi molto soddisfatto del pronunciamento dei suoi
colleghi del continente, perché riflette quanto rifiuto causa questa azione del
governo degli Stati Uniti.
Ha aggiunto che l'appoggio è stato unanime a beneficio del diritto di Cuba a
reclamare giustizia per i suoi morti in atti terroristici, nel tentativo di
sconfiggere la rivoluzione che abbiamo costruito 47 anni fa.
Ha indicato che l'appoggio ricevuto
spinge i giuristi ed il popolo
dell'isola a continuare reclamando il processo giudiziario di Posada Carriles,
come la liberazione dei Cinque, come i cubani chiamano i cinque agenti
antitetrrorismo prigionieri, ormai da più di 8 anni, nelle carceri USA.
Medina ha sottolineato la decisione dei delegati all'incontro di esigere anche
il processo di Henry Kissinger, come del presidente George W. Bush, del primo
ministro britannico Anthony Blair, e l'ex governante spagnolo José María Aznar.
Il primo é accusato di aver sostenuto il Piano Condor durante le dittature
militari in America Latina, e gli altri tre come i massimi, attuali, esponenti
del terrorismo di Stato.
La conferenza si é svolta, per due giorni con la partecipazione di più di un
centinaio di
professionisti del diritto di varie nazioni del continente ed invitati di
organismi internazionali.
|
L’Associazione italiana dei giuristi
democratici protesta contro il rilascio su cauzione del terrorista anticubano
Posada Carrilles, decretata il 6 aprile da un tribunale statunitense.
Posada Carrilles, oltre ad essere il capo riconosciuto di alcune
organizzazioni terroristiche anticubane, è reo confesso di molti delitti di
natura terroristica, che hanno determinato centinaia di vittime civili a Cuba,
fra cui il nostro concittadino Fabio Di Celmo.
Va sottolineato come sia risultato determinante, per la decisione della
giudice competente, il rifiuto dell’Amministrazione Bush di dichiarare Posada
Carrilles un terrorista o un pericolo per le relazioni internazionali degli
Stati Uniti. Tale rifiuto evidenzia il carattere unilaterale e tendenzioso
della “lotta al terrorismo” promossa da tale Amministrazione.
Parallelamente, continuano da oltre otto anni a permanere in carcere
ingiustamente i cinque agenti cubani che hanno condotto, in modo pacifico e
nonviolento, azione di prevenzione contro il terrorismo proveniente dal
territorio degli Stati Uniti. Anche in questo caso il ruolo
dell’Amministrazione, mediante la Procura, è stato determinante nell’inscenare
un processo dal carattere fortemente politico, come riconosciuto fra l’altro
dalla prima decisione di appello del panel della Corte di Atlanta dell’agosto
2005.
Tutto ciò deve finire: protestiamo pertanto energicamente contro la
scarcerazione di Posada Carrilles, e torniamo a chiedere la liberazione di
Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e René
Gonzalez.
Roma, 11 aprile 2007
Associazione italiana giuristi democratici
|