19 novembre 2007 - www.granma.cu

 

 

Il Congresso USA ha le prove per

 

giudicare come terrorista Posada Carriles

 

 

Le dichiarazioni dell’avvocato José Pertierra

 

 

 

 

Le prove presentate al Congresso degli USA sul terrorista Luis Posada Carriles mettono il luce  la sua colpevolezza e dovrebbero aprire la strada per un esame della condotta del governo su questo caso, ha affermato l'avvocato José Pertierra parlando nel programma “Con Fiducia”, della Televisione Venezuelana.

 

Pertierra ha sottolineato che vari elementi sono stati esposti nell'udienza realizzata nel Vicecomitato degli Organismi

COMUNICATO

 

Comitato dei familiari del vittime del terrorismo

 

Non interromperemo il nostro impegno per far sì che i terroristi compaiano davanti alla Giustizia; non rinunceremo al nostro impegno di condannare l’ipocrisia e la falsa morale del governo degli Stati Uniti, che difende la presunta esistenza di un terrorismo buono e un altro cattivo, e finché non si farà Giustizia, che nessuno lo dubiti, noi faremo tremare l’Ingiustizia.

 

Comitato dei familiari delle vittime del terrorismo

 

 Internazionali, Diritti Umani e Supervisione della Camera dei Rappresentanti ed in particolare ha ricordato la testimonianza della giornalista Ann Louise Bardaci, che ha intervistato Posada nove anni fa, mettendo allo scoperto le responsabilità del terrorista nelle azioni di violenza effettuate contro Cuba.

 

L'avvocato ha ricordato anche che ‘archivio delle prove che il FBI possedeva  contro il terrorista è stato distrutto nel 2003 ed ora sono stati sollecitati alcuni documenti, di proprietà della giornalista che ha conservato alcune copie.

 

Pertierra ha citato anche Blake Fleetwood, che ha assicurato che consegnerà ai congressisti alcune registrazioni di un'intervista rilasciata da Posada Carriles tre decenni fa nella quale ammise d’essere a conoscenza con anticipo dell’organizzazione di vari attacchi contro le installazioni cubane.

 

Fleetwood nell’udienza ha ricordato d’essersi offerto di consegnare questi elementi al FBI, ma sino ad oggi nessuno glieli ha chiesti.

 

Tutto questo contrasta col caso dei Cinque combattenti antiterroristi cubani reclusi nelle prigioni statunitensi, la cui responsabilità era informare sull’operato delle organizzazioni estremiste radicate a Miami, che agiscono contro Cuba, ha aggiunto l'avvocato.

 

Invece d’arrestare i terroristi, ha indicato Pertierra, le autorità nordamericane hanno arrestato coloro che apportavano dati sulle azioni di terrorismo e li hanno condannati con terribili e illegittime sentenze.

 

Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, René Gonzalez, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez hanno ostacolato ed evitato con il loro apporto decine di azioni violente dei gruppi estremisti presenti nel sud della Florida.