Avana 20 marzo 2007 - G.Minuti mgioiam@enet.cu |
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F ALSI TURISTI A CUBA: I SOLITI
RADICALI ITALIANI ANTICUBANI
Nulla è cambiato: falsi, bugiardi e dalla parte dei mercenari."Falsi turisti", chiamano la stampa internazionale: sono i soliti deputati radicali italiani
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Non è certo la prima volta che succede qui a Cuba dove si è abituati a vedere giornalisti che vengono come turisti, che interrogano, fotografano, manipolano e pubblicano “barbaridades” e anche alcuni i politici non sono esenti da queste azioni un po’ vigliacche... i politici seri, come in tutto il mondo, vengono in delegazione e annunciati - questo accade ogni giorno - e sono ricevuti a livello governativo.
Ci sono alcuni che però vengono a Cuba come falsi turisti, con manovre organizzate; poi chiamano la stampa straniera a caccia di scandali e si mostrano con la loro facciata ufficiale, stile Nembo Kid e partecipano a una manifestazione senza permesso...
In Italia si deve chiedere un permesso per fare le manifestazioni e se si manifesta senza permesso, la polizia ha il diritto di arrestare o per lo meno fermare i manifestanti...
Nei paesi democratici come l’Italia la polizia può agire così e anche peggio – vi ricordate Giuliani? - ma se accade a Cuba che la polizia ferma dei politici stranieri che si spacciano da turisti e manifestano senza permesso, allora la polizia cubana diviene lo “strumento della dittatura”.
Sto parlando di una delegazione di dirigenti e parlamentari del Partito Radicale che hanno partecipato a una manifestazione non autorizzata all’Avana “in occasione del quarto anniversario dell'arresto di 75 politici, intellettuali e giornalisti cubani, avvenuto il 18 marzo 2003, colpevoli solo di voler esercitare la loro liberta di espressione" dice un falso e bugiardo comunicato dei Radicali italiani.
Sarebbe bene che questi radicali italiani, invece di scrivere fesserie, cercassero informazioni su pretesi giornalisti, intellettuali, bibliotecari e chi più ne ha ne metta (nemmeno uno di coloro di cui si tratta ha mai studiato giornalismo o ha fatto il giornalista a Cuba, per esempio) che non esercitavano affatto la “libertà d’espressione”, ma recitavano a memoria, data la loro ahimè scarsa cultura, i dettami dei padroni degli Stati Uniti, imparati nella SINA, l’ufficio d’interesse statunitense (con sede sul Malecon dell'Avana).
I radicali italiani sono venuti a Cuba sotto false spoglie – nessuno vieta di fare i turisti a cuba anzi, ma è assai poco etico chiamare la stampa internazionale se si vuole fare i turisti (non l’ha fatto nemmeno Eros Ramazzotti) e costoro, i deputati, hanno rilasciato affermazioni che fanno vergogna a loro stessi, al loro partito e a chi li ha votati.
Come ho già scritto, in alcuni casi, nessuno dubita che le cosiddette signore in bianco siano dispiaciute per la prigionia dei loro consorti... ma potevano cercare prima di dissuaderli dal vendere l’Onore e la Patria, in cambio di privilegi, a un nemico potente e ricco, all’impero che sta minacciando Cuba da molto tempo e oggi anche il mondo intero.
La libertà d’espressione non ha nulla a che vedere con questi detenuti che sono mercenari venduti e sfaccendati, ben forniti dai nordamericani senza muovere un dito... Esistono libri e denunce in quantità su questi personaggi che fanno vergogna al loro paese... ma i radicali italiani leggono evidentemente solo il Made in USA di paccottiglia.
Tra l’altro i radicali hanno anche accennato ridicolmente parlato di una “discriminazione delle persone omosessuali”. L’emarginazione e l’esclusione degli omosessuali e degli ammalati di SIDA non sono fenomeni cubani, ma dei paesi ricchi e democratici come quello dei signori deputati falsi e bugiardi.
I cinque falsi turisti radicali e deputati sono poi andati a Miami, chissà perchè ed hanno rilasciato dichiarazioni che sono altre barbaridades.
Il deputato europeo del Partito Radicale italiano, Marco Cappato, con i suoi colleghi Matteo Meccaci, Elisabetta Zamparutti, Maurizio Turco, vicepresidente del senato in Italia, e la ex deputata democratico-cristiana Maria Fida Moro, hanno avuto la faccia di dichiarare che nessuno sapeva che erano là, in chiesa, accanto alle dette dame in bianco e sicuramente le TV e i fotografi di CNN, AP, EFE etc. sono andati là per caso, perchè non avevano niente da fare...
È che i poverini non sapevano che le dette dame in bianco a Cuba non fanno notizia, la fanno solo all’estero grazie a queste catene internazionali sempre a caccia di scandali perchè il buon giornalismo, quello onesto, rende poco... mentre la guerra mediatica contro Cuba paga bene.
“Ci siamo sorpresi che non sia successo nulla mentre sfilavamo per la strada” hanno detto, proprio perchè non sanno che alla popolazione cubana non importa niente di queste sciocche pagliacciate e di queste signore – si sa bene chi sono - che scimmiottano con totale mancanza di rispetto e di morale le eroiche Madri di Plaza de Mayo che non le hanno mai nemmeno volute incontrare. Dovrebbero andare a confessare i peccati propri e dei mariti chiedendo perdono a tutti i morti e invalidi cubani, per quel che i loro padroni hanno commesso e commettono contro Cuba da quasi cinquantanni, perdono a tutta la popolazione cubana, invece di strumentalizzare le chiese per i loro foschi interessi e cercare di disturbare - senza riuscirvi tra l’altro - la popolazione che lavora ed è decente.
Cappato ha detto che il Governo di Cuba non li ha infastiditi “per astuzia”.
No, signor Cappato, lei è un illuso! Il governo cubano ha ben altro da fare per mantenere il suo popolo a un livello eccellente nei settori sociali più importanti, per costruire l’integrazione latino americana con altri popoli, per organizzare la cooperazione e la solidarietà offerta a chi la necessita in centinaia di paesi, a diffondere l’educazione insegnando a leggere e scrivere a milioni di persone, ad offrire cure mediche ai più poveri di tante nazioni, ad operare per il bene dell’umanità...
Lei - e i suoi colleghi - partecipando a una sciocca sfilata come quella vista, ha provocato tra i cubani solo noia, disprezzo e sufficienti risate.
Cuba sta operando alla costruzione di un mondo diverso e migliore dove i falsi turisti hanno ben poco spazio.
A volte ci sono alcuni cubani che si infastidiscono e gridano Viva Fidel e Viva la Rivoluzione, per far capire la realtà di quest’Isola a queste povere donne che fanno pagliacciate perchè sono orientate così da chi le paga per questo e che invece di perdere tempo, dovrebbero partecipare alla crescita della società che da loro tutti i diritti di cittadini, anche se sicuramente non li meriterebbero.
Invece di dare un cattivo spettacolo per le strade della bella capitale di Cuba i deputati radicali italiani – e non turisti - e le signore in questione avrebbero dovuto manifestare contro il blocco genocida anticubano voluto dall’impero USA, (e contro la assurda e orribile guerra in Iraq voluta da Bush, giunta al suo quarto anno).
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