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| Caracas 2 maggio 2007 | www.granma.cubaweb.cu | |
Venezuelani attenti alle denunce sul piano di assassinio
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| 29 aprile 2007 | www.comedonchisciotte.org | |
LA CIA STA TENTANDO DI UCCIDERE HUGO CHAVEZ?
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Chris Carlson |
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| Washington 16 marzo 2007 | www.granma.cubaweb.cu| |
Chávez accusa Bush di programmare un altro colpo di Stato contro il Venezuela
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| Caracas 4 marzo 2007 | www.granma.cubaweb.cu| |
Chávez rivela i piani del suo assassinio da parte dei complici di Posada Carriles
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Ha anche assicurato che la CIA si è servita del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza (DAS) della Colombia in recenti tentativi di assassinarlo.
Come esempio ha menzionato l’episodio avvenuto durante una sua visita in Colombia. In quella occasione si è riunito con Andrés Pastrana. Chávez ha affermato che in quella visita avrebbe dovuto essere ucciso da un paramilitare infiltrato dal DAS, ma si è salvato “per caso”, perchè un poliziotto colombiano che non era a conoscenza del complotto aveva individuato nel bagno, poco prima dell’attentato, la rivoltella che avrebbe dovuto essere utilizzata.
Ha anche parlato delle denunce su tentativi di assassinarlo fatte da un funzionario del DAS e dell’arresto, avvenuto lo scorso 27 febbraio, dell’ex capo di quell’organismo di sicurezza, Jorge Noguera, per una sua presunta relazione con i paramilitari.
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| 26 febbraio 2007 | www.granma.cu (TeleSur) | |
Il presidente Chávez denuncia nuovi piani per ucciderlo
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Il presidente ha affermato che questi tentativi sorgono per impedire il successo della rivoluzione bolivariana.
Chávez ha rivelato sabato l’esistenza di nuovi piani contro di lui, precisando che "sono in fase di preparazione tentativi di uccidermi".
Secondo il capo dello Stato venezuelano è proprio il fatto che il governo rivoluzionario "si è rafforzato come non mai" a costituire la motivazione di queste trame contro di lui.
"Loro" (i suoi nemici ed oppositori) "sanno che fino a quando Chávez starà qui " (al potere) "la rivoluzione bolivariana continuerà ad approfondirsi e ad estendersi. Sappiamo che non si daranno tregua nel loro impegno di eliminarmi fisicamente" e per fare ciò "hanno appoggi all’estero", ha denunciato.
Il leader venezuelano ha messo in risalto sabato scorso dal Palazzo di Miraflores, parlando in una conferenza stampa con i media nazionali e internazionali, che la sua rielezione nel dicembre scorso ha consolidato il processo politico che sta vivendo il paese ed ha enfatizzato che l’economia è ad un livello "magnifico".
Ha aggiunto che il suo scopo non è quello di fare affari e che quindi i suoi oppositori "non possono manipolarmi né ricattarmi. Sanno che la mia determinazione è completa (...) e la mia convinzione che quel che stiamo facendo è quel che va fatto si rafforza dentro di me ogni giorno di più".
Chávez ha rivelato di aver "detto di stare attenti" agli agenti della sua sicurezza personale, "perchè ci sono in giro quattro o cinque pazzi che continuano a darsi da fare per uccidere Hugo Chávez" ed ha avvertito che "se questo avvenisse, Dio non voglia e non per me, io non so che cosa potrebbe succedere qui".
Il leader bolivariano ha anche affrontato il tema della proprietà privata in Venezuela. "La Rivoluzione bolivariana non esclude, non proibisce... non ha nessun piano per mettere al bando, proibire o eliminare la proprietà privata e tanto meno la proprietà privata individuale, quotidiana, della famiglia", ha assicurato.
Ha però definito la proprietà privata come "peculiare del modello capitalistico". Questo tipo di proprietà "non è l’unica" ha detto, precisando che il Governo vuole dare impulso a "nuove tipologie" di proprietà.
"Quel che noi vogliamo è intensificare, creare nuove figure di proprietà, come la proprietà sociale, che non è privata ma è comunque proprietà e che già esiste in alcuni ambiti nel paese, come per esempio il petrolio, che appartiene a tutti noi ed alle generazioni che qui vivranno", ha segnalato.
Chávez ha aggiunto che è possibile provare che, da quando ha assunto il potere, "questo tipo di proprietà privata si è rafforzata" e che il suo Governo "la sta riconoscendo e rafforzando", sia per via costituzionale che legale.
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