Il ministro venezuelano degli Interni e
Giustizia, Pedro Carreño, ha comunicato che il Venezuela ha sospeso la
cooperazione con l'Agenzia Antidroga degli Stati Uniti (DEA), dopo la scoperta e
denuncia di massicce spedizioni di stupefacenti dal territorio nazionale.
Durante una conferenza stampa alle domande sulle accuse statunitensi circa la
poca cooperazione venezuelana in materia, Carreño ha risposto che il suo paese è
stato sempre diligente nel combattere il narcotraffico.
Ha precisato che la DEA trasportava, verso il territorio USA, grandi quantità di
partite di droga mediante la figura della consegna vigilata, ma non si sono mai
ottenute informazioni di detenuti in nessuna di dette operazioni.
Per ciò, ha concluso, abbiamo determinato che stavamo in presenza di un nuovo
cartello della droga.
Carreño ha indicato che le autorità agiscono con vigore affinché il territorio
non sia utilizzato come ponte per il traffico di stupefacenti e non si
trasformerà in preda degli Stati Uniti per permettere l'entrata dei suoi
aeroplani negli spazi nazionali.
Il Ministro venezuelano ha osservato che, invece di utilizzare le sue forze
aeree, navali e terrestri per violare la sovranità di altri paesi, col pretesto
della lotta antidroga, Washington dovrebbe vigilare le proprie frontiere.
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