Il vicepresidente dell'Assemblea Nazionale del
Venezuela, Roberto
Chávez
afferma che è in marcia un piano di destabilizzazione
Gli studenti venezuelani
sostengono le misure del Governo
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30.5 - Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha affermato
martedì che dietro le proteste dell’opposizione sul caso dell’emittente
televisiva RCTV è in marcia un processo di destabilizzazione che propizia
la violenza e, in un discorso radiotelevisivo, ha chiamato i settori
popolari a stare allerta, riporta AFP.
“Allerta sui monti, nei quartieri e nei villaggi per
difendere la nostra Rivoluzione da questo nuovo assalto fascista”, ha
esclamato.
Il presidente ha detto che alcune televisioni, emittenti
radiofoniche e quotidiani “si sono assegnati il compito di distorcere i
fatti. Non possiamo accettare, lo Stato non può accettare, che si lancino
sotto il suo naso appelli a disconoscere le autorità e, cosa ancora più
grave, ad uccidere il Presidente per generare un caos”, ha enfatizzato.
Gli studenti dell’Università Bolivariana del Venezuela (UBV),
così come quelli delle differenti missioni educative che hanno permesso
l’accesso all’istruzione di più di due milioni di persone, sono sfilati in
corteo fino al Palazzo presidenziale di Miraflores a sostegno della misura
del Governo di non rinnovare la concessione all’emittente televisiva RCTV
e, nello stesso tempo, per condannare gli atti vandalici dei gruppi
d’opposizione.
La ABN ha precisato che hanno partecipato alla
mobilitazione anche studenti dell’Università Sperimentale della Forza
Armata (UNEFA) e della Sperimentale Rómulo Gallegos (UNERG); del Collegio
Universitario José Lorenzo Pérez, così come alunni delle missioni Robinson,
Ribas e Sucre.
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Hernández, ha denunciato che settori dell'opposizione
utilizzano giovani studenti come scudi nelle azioni violente registrate in varie
località del paese.
Hernández
ha precisato che gli ultimi fatti accaduti in differenti regioni del paese fanno
parte di una strategia orchestrata dai partiti politici di opposizione, l'impero
(governo) statunitense e Marcel Granier, presidente del gruppo 1BC.
Questi settori stanno generando fuochi di violenza per provocare morti e feriti
nel tentativo di dare l'immagine, davanti al mondo, che il Venezuela è
ingovernabile.
Hernández ha considerato che si tratta di un agire infame che riflette la bassa
morale dell'opposizione, istigando manifestazioni violente, dopo il termine
della concessione a Radio Caracas Televisión, RCTV, di
trasmettere in segnale aperto da canale 2.
Ha insistito in che detti settori continuano a cercare uno sbocco golpista che
non ottengono e ha direttamente responsabilizzato di stare cospirando contro la
democrazia l'impresario Granier ed i partiti Prima Giustizia, Azione Democratica
e COPEI.
Ha chiarito che il governo non sta perseguendo nessuno bensì semplicemente
democratizzando lo spettro radioelettrico come bene del popolo venezuelano.
Hernández ha puntualizzato che non è un segreto che l'Agenzia Centrale di
Intelligence, CIA, ed i suoi lacché creoli (venezuelani) stanno cercando il
colpo di Stato e l'assassinio del presidente Hugo Chávez.
Ha aggiunto che non lo potranno ottenere, perché né il popolo né la Forza armata
sono disposti a compiacere ai settori violenti del paese".
Ha concluso ricordando che sono otto gli anni di trasformazioni rivoluzionarie a
beneficio della maggioranza dei venezuelani senza ricorrere alla repressione.
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