Si é svolta oggi la manifestazione in
appoggio al progetto di
Riforma Costituzionale avanzato dal Presidente Chávez, nel giorno della campagna
referendaria. La sfida é prevista per domenica 2 dicembre.
Quasi un milione di persone proveniente da tutti gli Stati venezuelani, hanno
sfilato da "Los cortijos", nella zona ricca dell'Est di Caracas, fino alla
centrale Avenida Bolivar. Una dozzina di chilometri fatti in allegria, ballando
e cantando. C'erano studenti, lavoratori, integranti dei consigli comunali,
della Mision Ribas, del Fronte Contadino Ezequiel Zamora, del Collettivo Alexis
Vive, del Frente Francisco de Miranda, dei Nuclei Urbani di Sviluppo Endogeno
Francisco de Miranda, del Tiuna el Fuerte, dell’Ateneo Popular, e dei partiti
che appoggiano il processo bolivariano: il Partito Socialista Unito del
Venezuela (PSUV), il Partito Comunista del Venezuela (PCV) e Patria Para Todos (PPT).
Alla fine del corteo, tutti a sentire parlare Chávez. Dopo una breve
introduzione sarcastica nella quale ha salutato la presenza dei partiti alleati
(PSUV, PCV, PPT) e ha attaccato i voltagabbana traditori, con chiaro riferimento
all'uscita della coalizione di Podemos, guidato da Ismael García, Hugo Chávez ha
sottolineato come questa sfida elettorale sia la più importante fra tutte quelle
svoltesi fino ad ora perché le modifiche che verrebbero apportate all'impianto
costituzionale finirebbero di porre le basi giuridiche per l’approfondimento del
processo di trasformazione in corso, verso il socialismo.
"E così come io sono convinto di ció, anche i poteri imperialisti e i
signori dell'opposizione lo sono". " Da alcuni settori dell'opposizione stanno
già parlando di non riconoscere le leggi e le istituzioni. Parlano di
disobbedienza e parlano anche di golpe. Ma li invito a pensare bene prima di
avventurarsi in cammini del genere. Se ne pentirebbero tutta la loro vita."
"Nelle ultime settimane hanno utilizzati personaggi che si fanno passare per
studenti universitari ma non lo sono. E i violenti sono loro" "..E al signor
Cardinale e ai signori vescovi che ci stanno attaccando e infamando, io dico
loro, continuate pure, noi abbiamo dalla nostra i preti delle comunità, quelli
che stanno sul campo, i veri cristiani".
Ha poi invitato tutti a mobilitarsi per la scadenza referendaria e a scendere in
piazza concludendo con un "Patria Socialismo o muerte, venceremos" Queste alcune
delle cose dette nelle sue tre ore di allocuzione.
L'adesione popolare al progetto di riforma é indiscutibile. I movimenti sociali
hanno avuto l'occasione di avanzare le loro proposte.
Gli inquilini, i portinai, i contadini, gli artigiani, gli studenti, i
lavoratori dell'economia informale, sono tanti settori che hanno elaborato loro
progetti di revisione di alcuni articoli della Costituzione Bolivariana del
1999.
Oltre ai 32 proposti da Chávez, i vari settori della società hanno potuto
presentare modifiche alla Assemblea Nazionale, che dopo esame ne ha selezionati
altri 37, per un totale di 69 articoli.
Potendo difficilmente esaminare tutti gli articoli in questa sede basti
ricordarne alcuni che prevedono:
- l'abolizione del latifondo nelle campagne e maggiore redistribuzione delle
terre
- la sicurezza sociale per gli artigiani e i lavoratori informali
- il voto paritetico nelle università fra studenti, professori e dipendenti
- la giornata lavorativa di 6 ore
- la piena sovranità nazionale libera da qualsiasi potere imperialista,
colonialista o neocolonialista
- la promozione del Caribe e dell'America del Sud come futuro blocco
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