| 3 agosto 2007 |  www.granma.cu (teleSUR) |

Chávez definisce "impossibile"

qualsiasi dialogo con Bush

 


Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha affermato che "l’impero nordamericano non si rende conto che quanto più ci attacca, più attira l’attenzione del mondo sul Venezuela".

 

Chávez ha scartato la possibilità di un miglioramento nei rapporti bilaterali con il governo USA, perchè considera che Bush provi "odio" nei confronti del paese sudamericano.

 

"Noi abbiamo la certezza che con questo Governo non ci sia miglioramento possibile perchè il Presidente degli Stati Uniti prova odio nei nostri confronti e non ha una razionalità politica", ha detto Chávez.

 

Secondo lui "è assai difficile, addirittura impossibile, che nell’anno che resta al Presidente USA sia impossibile qualsiasi tipo di dialogo. Siamo di fronte ad aggressioni e noi difenderemo".

 

Il leader venezuelano ha detto che "siamo costretti a difenderci senza aggredire nessuno, ci stiamo solo difendendo. Questo paese è sovrano. Magari con la prossima Amministrazione, qualunque sia, (...) potessimo ricominciare almeno il dialogo, potremo conversare. Magari. Vedremo".

 

Il Presidente ha indicato che gli attacchi contro il Venezuela rispondo soltanto ad una ragione: "petrolio, il popolo lo sa, perchè qui abbiamo la maggiore riserva del mondo e noi lo stiamo sfruttando da più di 100 anni", ha assicurato.

 

"La maggior parte di quel petrolio glielo hanno portato via le grandi multinazionali, soprattutto nordamericane. Lo stavamo regalando, 9 anni fa il petrolio lo stavamo regalando, costava 7 dollari".

 

Ha segnalato che "l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEP) è rinata tra i morti qui a Caracas (...) Il petrolio è una delle ragioni fondamentali delle aggressioni contro di noi, del colpo di Stato del 2002, del sabotaggio petrolifero e delle continue aggressioni contro di noi".

 

Chávez ha condannato il ruolo dei media statunitensi perchè "mi segnalano come una minaccia, come un pazzo. Molti cittadini degli USA credono che io sia un pazzo, certamente lo credono. Loro non sono colpevoli, è quello che sentono dire tutti i giorni".

 

Il Presidente bolivariano ha assicurato che il governo di Bush teme che il suo popolo "venga a sapere la verità" su quello che sta accadendo nel Venezuela, "che ne venga contagiato e faccia una rivoluzione".

 

"Il governo degli Stati uniti ha paura. Sì, ha paura che il suo popolo venga a conoscenza della verità vera su ciò che sta accadendo qui. Perchè se si rende conto della verità di ciò che sta accadendo qui, ci sarebbe una rivoluzione negli Stati Uniti", ha detto nella sua allocuzione.

 

Ha sostenuto che mentre gli Stati uniti si attribuiscono il titolo di "migliore democrazia del mondo" in realtà "la loro elite ha imposto una dittatura al suo popolo, una persecuzione contro i leaders sociali, i latinoamericani, i negri, i lavoratori, coloro che lottano, che esigono un mondo differente e migliore".

 

"Libertà di espressione negli Stati uniti?" Menzogne! Lì uccidono addirittura i presidenti (...) oltre a quelli che hanno ucciso all’estero, come hanno ucciso Salvador Allende (del Cile) e Omar Torrijos (di Panama) e tanti altri", ha sostenuto Chávez in una cerimonia a Caracas.