20 ottobre 2008 - www.granma.cu (PL)

 

La Brigata Sanitaria Cubana: un

decennio di lavoro in Guatemala

 

 

La riduzione della mortalità materno - infantile e le operazioni alla vista a più di 35000 persone, sono successi della Brigata Sanitaria Cubana (BMC)  che lavora da un decennio in Guatemala.

 

I primi 19 cooperanti giunsero in questo paese il 5 novembre del 1998, con la missione di sradicare un’epidemia di colera, dopo il passaggio del devastatore uragano Mitch.

 

Da allora 2800 medici cubani si sono susseguiti in questa terra ed hanno eseguito in maniera gratuita più di 24 milioni di visite.

 

“Credo che uno dei risultati più importanti sia stata la riduzione della mortalità materno - infantile nei luoghi dove lavoriamo”, ha dichiarato a PL il vice coordinatore della BMC, Leonel Valdés.

 

“Attualmente ci sono circa 400 cooperanti in questo paese,  296 vincolati al programma integrale di salute nella quasi totalità dei dipartimenti e 109 impegnati nell’Operazione Miracolo”, ha precisato Valdés.

 

Luoghi tanto remoti come la Sierra de los Cuchumatanes, a quattromila metri d’altezza, il detto Triangolo Ixil, la regione tropicale di  Petén, sino alle coste del mar dei Caraibi e del Pacifico, si beneficiano con il lavoro di questi dottori.

 

Tra moderni centri oculistici - dotati da Cuba di tutti gli strumenti necessari - sono stati inaugurati nei dipartimenti di Alta  Verapaz, Jalapa e San Marcos, con due postazioni chirurgiche mobili a Escuintla y Quiché.

 

“Per noi è molto stimolante il livello d’accettazione della popolazione guatemalteca, l’affetto e l’apprezzamento che mostrano per Cuba e per il leader della Rivoluzione Fidel”, ha detto Valdés.

 

Con la Brigata Sanitaria si sono laureati 400 studenti guatemaltechi della Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), molti dei quali lavorano già negli ospedali e nei centri sanitari.

 

“In un decennio si sono visti molti passi avanti, importanti nell’assistenza medica e nella formazione delle risorse umane”, ha concluso il vice  capo della Brigata.

 

Questo lavoro, l’anno scorso, ha meritato il Premio Nazionale dei Diritti Umani per la solidarietà con il popolo del Guatemala, a beneficio della salute e per una migliore qualità della vita.

 

 

1 agosto 2008 - www.granma.cu (PL)

 

I medici cubani assistono gli sfollati

per i disastri naturali in Guatemala

 

 

 

Una Brigata di Medici cubani assiste migliaia di persone accolte in rifugi provvisori nell’oriente del Guatemala, dove le piogge e lo slittamento dei terreni hanno obbligato il governo a decretare lo stato di calamità.

 

I cooperanti sono giunti da alcuni giorni nella zona disastrata per offrire assistenza alle famiglie del municipio  La Unión, sfollate dalle loro case dopo i crolli che hanno provocato la morte di 12 persone, ed hanno chiuso gli accessi alla località.

 

“La situazione epidemiologica è sotto controllo e siamo riusciti ad evitare l’apparizione di malattie trasmissibili o di intossicazioni da alimenti”, ha detto a Prensa Latina il vice coordinatore della Brigata Medica, Leonel Valdés.

 

I medici e gli specialisti in vettori stanno assistendo la popolazione situata in sei alberghi nei dipartimenti di Zacapa y Chiquimula.

 

“Oltre all’assistenza realizziamo anche incontri e chiacchierate educative per evitare malattie dovute alla cattiva  conservazione del cibo e dell’acqua”, ha segnalato la dottoressa Laura Cartelle, capo del gruppo.

 

“Sinora i problemi principali sono stati alcune infezioni della pelle” ha detto la specialista in Medicina Generale Integrale.

 

“Noi assistiamo le donne in gravidanza, le persone con la pressione alta, diabete o malattie respiratorie”.

La Brigata medica cubana resterà nel luogo sino a quando sarà necessario, è stato dichiarato dai suoi membri.

 

Un totale di 26 municipi di sei dipartimenti è in stato di calamità per le piogge torrenziali  e le inondazioni degli ultimi giorni.

 

In accordo con le autorità, l’evacuazione si manterrà almeno fino al termine d’agosto, per garantire la vita umana, l’integrità della popolazione danneggiata e la sua sicurezza.