22 novembre '08 - A.I.Leyva  www.granma.cubaweb.cu (PL)

 

 

 

Cuba negli occhi del mondo

Attualmente nel mondo ci sono  50 milioni di persone non vedenti per cause prevenibili. Questa cifra sarebbe maggiore senza il mezzo centinaio di centri oftalmici fondati da Cuba in diversi paesi ed il crescente numero di pazienti operati, dal 2004 ad oggi, che ha già superato il milione.
 

I risultati dell'Operazione Miracolo e altri aspetti della cooperazione cubana sono stati affrontati dalla Dr Yiliam Exposito Jimenez, vice ministra degli esteri, che ha partecipato alla chiusura della VII Conferenza Internazionale di Studi Americani, svoltasi dal 19 al 21 novembre a L'Avana nel Centro Studi Martiano.
 

La funzionaria ha ricordato che la cooperazione internazionalista cominciò a far parte della politica estera cubana dal trionfo rivoluzionario e ora si concentra, principalmente, nel settore della sanità e nei paesi dell'America latina e dei Caraibi, con una presenza, rispettivamente, di 32000 e 2000 lavoratori.

Ha chiarito che il livello assistenziale della nostra cooperazione è completato con il trasferimento di tecnologia e la formazione delle risorse umane, perché il vero scopo di Cuba è quello di aiutare queste nazioni a sviluppare le loro infrastrutture e compensare la fuga di cervelli e la continua emigrazione intellettuale che soffrono questi paesi.
 

A tal fine, Cuba ha offerto, a partire dagli anni 60, borse di studio a studenti stranieri  ed è attualmente in via di sviluppo un piano globale, di cui beneficiano 31000 giovani stranieri. Parte di esso è la Scuola Latinoamericana di Medicina, che ha laureato 5000 studenti e che ne tiene il doppio, di tale cifra, nelle sue aule.

 

Jimenez ha sottolineato che i programmi di collaborazione sviluppati da Cuba in America Latina e nei Caraibi non partono da condizionamenti ma da un vero e proprio sentimento di solidarietà, e si sono costituiti come ponti per promuovere l'integrazione tra i popoli della regione, tanto sognata dai nostri padri fondatori.

Ha detto che grazie al rapporto di cooperazione che abbiamo promosso esiste una nuova connessione politica tra il nostro paese e l'America centrale.

In generale, la politica estera cubana in relazione con l'America Latina e nei Caraibi, i 50 anni della Rivoluzione, l'impatto della crisi finanziaria, l'integrazione latinoamericana e, infine, le relazioni tra Cuba e i 154 paesi dove cooperiamo in più di una dozzina di settori, hanno composto le tematiche all'ordine del giorno di questa riunione.