27 giugno '08 - www.granma.cu

 

 

I parlamentari algerini

 

sostengono la causa dei Cinque

 

 

 

 

I parlamentari algerini hanno espresso la loro solidarietà con la causa dei Cinque cubani, detenuti ingiustamente negli USA per combattere il terrorismo, ed hanno invitato i colleghi di tutto il mondo ad esigere la loro libertà ed il rispetto dei loro diritti.

 

In visita all’Isola, accompagnato da un gruppo di deputati di diversi partiti, Abdelhamid Si Afif, presidente della Commissione Esteri dell’Assemblea Popolare Nazionale, ha affermato che in un mondo giusto, senza egemonia, un caso simile risulterebbe impensabile.

 

La delegazione del Parlamento della Repubblica Algerina Democratica e Popolare ha dialogato con i familiari di questi uomini, condannati senza nessuna prova a pene di smisurate e si è impegnato a lavorare attivamente affinché si faccia giustizia e possano alla fine ritornare a casa.

 

Dopo aver ascoltato i dettagli del manipolato ed arbitrario processo, dilatato fino all’impossibile da decisioni come la recente e controversa sentenza dei giudizi dell’XI Distretto della Corte d’Appello d’Atlanta, Abdelhamid Si Afif, che è anche membro della direzione del Fronte di Liberazione Nazionale, ha assicurato di essere cosciente della situazione dei Cinque e dei loro familiari.

 

"Noi algerini siamo i più antichi e sinceri amici di Cuba e non possiamo essere insensibili davanti a questa ingiustizia contro cinque fratelli", ha detto Abdelhamid Si Afif, condannando il governo degli Stati Uniti, che parla molto di democrazia e diritti umani e commette violazioni così fragranti.

 

"Che siano stati detenuti, giudicati e condannati per compiacere i gruppi estremisti anticubani che operano dal sud della Florida, apporta un’altra ragione per capire perché ancora non si sono concretizzate né la definizione esatta né il Convegno Generale contro il Terrorismo", ha enfatizzato.

 

"Nonostante è quanto la comunità internazionale maggiormente difenda, paesi come gli USA pretendono d’imporre doppie misure e giustificare la loro politica di dominio e insistono nel chiamare terroristi gli uomini ed i popoli che si oppongono ai loro progetti, mentre accolgono veri criminali se operano a loro favore", ha aggiunto.

 

A Mirta Rodríguez e Magali Llort, madri di Antonio Guerreno e Fernando González, rispettivamente e a Olga Salanueva, impedita di vedere suo marito René González per la continua negazione del visto, ha promesso che sia la Commissione Esteri che il Gruppo Parlamentare d’Amicizia Algeria Cuba lavoreranno senza riposo a favore dei Cinque.

 

Tra le molte azioni a favore anche di Ramón Labañino e Gerardo Hernández, ha menzionato l’aumento dei contatti con parlamentari di tutto il mondo, per diffondere la verità del caso e sommarli ad una battaglia, che più che legale è politica e d’opinione.

 

"Lavoreremo, anche, per includere il tema nell’agenda della riunione d’ottobre prossimo, a Ginevra, Svizzera, dell’Unione Interparlamentare e per sfruttare la massimo tutto lo spazio possibile, dentro e fuori dell’Algeria, in appoggio a questa causa così giusta, che è anche nostra e tra tutti vinceremo" ha affermato.