Cari
compagni:
Davanti al centenario dell'indimenticabile Presidente Allende, la parte più pura
e progressista dell'umanità celebrerà la vita di uno degli uomini più coerenti
d'America. Non sarà poco probabile che si ascolteranno le lodi anche tra i
complici dei suoi assassini. Passato il pericolo del suo esempio vivo, è
necessario seppellire l'esempio che fu la sua eroica morte; trasformare in un
disperato suicida l'intrepido combattente caduto in combattimento; rendere
triviali i principi e le idee la cui difesa fece decretare il suo astuto
assassinio. Ritornate le cose alla normalità, possiamo ritornare di nuovo al
gioco democratico purché c'assicuriamo che ci sia molto gioco, e niente di
democratico.
L'alternativa che affrontò Allende, e che gli costò la vita, è ancora una prova
da superare nella Nostra America. La democrazia per i nostri popoli tuttavia
affronta la penosa tendenza alla concentrazione del potere economico,
l'opprimente manipolazione dei mezzi di comunicazione, l'atomizzazione sociale
ed i gruppi di violenza irregolari. Vinti questi ostacoli, come nel Cile del
1973, il privilegio può sempre accorrere al cambiamento delle regole. L'aprile
venezuelano o gli attuali tentativi di smembrare la Bolivia sono un doloroso
promemoria.
Salvador Allende è stato tanto coerente coi suoi principi che difese in una
battaglia disuguale la sua concezione di un cambiamento civico, perdendo la sua
preziosa e feconda esistenza nella lotta.
Riscattare e difendere il suo lascito, divulgare la sua vita e le sue idee,
comprometterci nella redenzione dei poveri della Nostra America e del mondo e
lottare contro l'impero -madre di tutte le ingiustizie - sempre vigili; è
l'Unica forma di essere coerenti con la memoria del Presidente Allende.
Hasta la Victoria Siempre!
René González
Traduzione
di Ida Garberi
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