4 luglio '08 - www.granma.cu

 

Il Ministro degli Esteri del Belgio

e il caso dei Cinque

 

 

Il 6 marzo di quest’anno  la deputata democratico-cristiana fiamminga della Camera dei Rappresentanti del Belgio, Katrien Partyka, ha inviato une lettera al ministro degli Esteri del Belgio che riguardava il caso dei Cinque, in relazione al diritto di visita dei parenti dei Cinque Cubani negli Stati Uniti e sui loro diritti umani.

 

La Partyka è membro del CD&V, un partito di destra, che fa parte della coalizione di governo, vincitore nelle ultime elezioni ed inoltre partito dell'attuale Primo Ministro.   

 

Questa è la risposta del ministro degli Esteri belga alla lettera, schedata col n°57, della deputata Katrien Partyka:   

 

“Conosco molto bene il dossier dei prigionieri cubani, i chiamati i Cinque Cubani, attraverso le relazioni del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite a proposito della detenzione illecite e quelle di Amnesty International, ed anche perché le mogli di questi Cinque recluse sono state ricevute dai miei servizi nell’ottobre dell'anno scorso. La raccomandazione del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite constata chiaramente che si tratta di detenzioni arbitrarie. L'opinione di Amnesty Internacional segue la stessa linea.

 

Il Belgio coincide pienamente con le conclusioni del Gruppo di Lavoro e di Amnesty International. 

 

Il Belgio appoggia anche le risoluzioni degli organismi competenti delle Nazioni Unite, che chiedono agli Stati rispettivi di considerare le raccomandazioni del Gruppo di Lavoro e di prendere le misure convenienti per rettificare la situazione delle persone che sono state private della loro libertà.

 

Il Belgio desidera sensibilizzare i suoi interlocutori europei con la causa dei Cinque Cubani.

 

Il Belgio ha segnalato il problema all'attenzione delle autorità americane durante i suoi contatti bilaterali con queste ultime. 

 

Il Ministro degli Esteri Karel De Gucht

 

30 giugno '08 - www.granma.cu (PL)

 

 

Il Ministro degli Esteri del Belgio

 

chiede la liberazione dei Cinque Eroi  

 

 

 

Il Ministro degli Esteri del Belgio, Karel De Gucht, ha affermato che il suo paese  coincide pienamente con le conclusioni di un gruppo di lavoro della ONU, che ha domandato nel 2005 a Washington la liberazione immediata dei Cinque antiterroristi cubani.

 

Con un comunicato, la presidentessa del comitato belga e coordinatrice della campagna per la libertà dei Cinque in Europa, Katrien Demuynck, ha reso noto che De Gucht ha dichiarato che il suo paese desidera sensibilizzare i suoi interlocutori europei su  questa causa.

 

Il testo dice che,  interrogato dalla deputata Katrien Partyka, i ministro Ha assicurato che conosce molto bene il dossier del caso, perchè nel 2007 ha ricevuto le mogli dei Cinque, reclusi da quasi dieci anni negli Stati Uniti.

 

De Gucht assicura che la raccomandazione del Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie della ONU constatano chiaramente che si tratta di una situazione arbitraria .

 

Nel maggio del 2005 questo Gruppo aveva concluso che la reclusione di Antonio Guerrero, Fernando González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González contravviene la Convenzione Internazionale dei Diritti Civili e Politici ed aveva domandato la loro liberazione immediata.

 

“Il Belgio è in pieno accordo con le risoluzioni dell’organismo competente della ONU, che chiede agli Stati Uniti di considerare le raccomandazioni fatte dal Gruppo di Lavoro e di applicare le misure convenienti per rettificare la situazione di persone private della libertà arbitrariamente”, ha detto ancora il ministro belga.