La
Conferenza Permanente dei Partiti Politici dell'America Latina e dei Caraibi (COPPPAL)
ha chiesto l'immediata scarcerazione di Cinque lottatori antiterroristi cubani
incarcerati negli Stati Uniti. L'esigenza fa parte della Dichiarazione del
Panama, promossa questo sabato durante la clausura della ventisettesime riunione
plenaria dell'organizzazione, che raggruppa 52 partiti di 29 paesi.
Il documento denuncia che Antonio Guerrero, Gerardo Hernandez, René Gonzalez,
Ramon Labañino e Fernando Gonzalez compiono ingiuste pene di carcere negli Stati
Uniti per difendere il loro paese da azioni terroriste.
Il tema dei Cinque cubani ha fatto parte dell'agenda della riunione, inaugurata
dal presidente panamense, Martin Torrijos.
Durante l'analisi del tema, il comandante sandinista Tomas Borge, vicepresidente
della COPPPAL, denunciò le crudeli condizioni di prigione alle quali sono
sottomessi gli antiterroristi cubani nelle carceri nordamericane.
Sottolineò che l'ingiustizia è tale che vogliono perfino negargli l'aria per
respirare.
Borge esortò i presenti ad appoggiare la risoluzione di solidarietà, non solo
per la tremenda ingiustizia commessa contro questi cubani negli Stati Uniti, ma
bensì per il loro indomabile esempio di dignità e coraggio.
Il delegato cubano, Roberto Regalato, del Dipartimento di Relazioni
Internazionali del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha fornito
alcuni dettagli nella sessione degli arbitri commessi contro questi lottatori
antiterroristi.
La COPPPAL è il forum di partiti politici più importante dell'America Latina e
dei Caraibi. Fu creata dal Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), il 12
ottobre 1979 ad Oaxaca, in Messico, da un gruppo di famosi dirigenti
latinoamericani e caraibici.
È un organismo multilaterale non governativo che raggruppa 52 partiti politici
di ventinove paesi della regione, fino ad oggi. Nella sua Dichiarazione dei
Principi, si definisce come un forum di partiti nazionalisti che concede
priorità al tema della sovranità, ed inoltre si pronuncia per la creazione di un
ordine internazionale più giusto ed equo.
I suoi propositi, come si segnala nel citato documento, sono: difendere la
democrazia e le istituzioni giuridico-politiche, come propiziare il loro
sviluppo ed il loro perfezionamento; fortificare il principio
dell'autodeterminazione dei popoli latinoamericani; promuovere il processo di
integrazione regionale; appoggiare ogni iniziativa che propugni il disarmo;
promuovere la difesa, la sovranità e la migliore
utilizzazione delle risorse naturali di ogni paese della regione; spingere lo
sviluppo, promuovendo le organizzazioni regionali latinoamericane; realizzare
azioni congiunte che facilitino un giusto ordine economico internazionale e
difendere e promuovere il rispetto ai diritti umani.
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