Avana 18 gennaio '08 - www.granma.cu (PL) |
I CINQUE EROI CUBANI
Il loro caso sottolinea il fallimento della
politica estera degli USA
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Il caso dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti dal settembre del 1998 pone in risalto il fallimento della politica estera statunitense, ha detto l'avvocato Leonard Weinglass in un'intervista rilasciata al quotidiano The Guardian.
Il risultato del processo in cui si condannò il suo rappresentato, Antonio Guerriero, assieme ai compatrioti Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, René Gonzalez e Fernando Gonzalez è una dimostrazione del fallimento della politica anticubana della Casa Bianca, ha dichiarato l’avvocato, sostenendo che: "La maggior parte dei casi sono a due dimensioni, ma ce ne sono altri ai quali il carattere politico imprime una terza dimensione", ha aggiunto Weinglass, che recentemente è stato in Gran Bretagna, per fomentare la solidarietà con il caso dei Cinque.
"Le condanne inflitte ai Cinque Eroi cubani, come sono conosciuti nelle campagne internazionali per la loro scarcerazione, dimostrano fino a che punto negli Stati Uniti la politica sta facendo naufragare il sistema giudiziario", ha sostenuto Weinglass sempre indignato dal fatto che questo caso abbia ricevuto pochissima attenzione da parte dei mezzi di diffusione più importanti degli Stati Uniti.
"La copertura è davvero scarsa, a parte i media di sinistra o la stampa latinoamericana. Ho partecipato al programma di Wolf Blitzer, della CNN, sei mesi fa, ed in seguito ho ricevuto molte chiamate di persone commosse che avevano ascoltato per la prima volta il caso", ha commentato.
"Siamo di fronte al più lungo processo nel quale un ammiraglio statunitense, un assessore presidenziale e dei generali cubani, hanno testimoniato sui crimini commessi in 40 anni di storia e sulle relazioni Cuba-Stati Uniti: tutto questo non ha avuto nessuna copertura nella stampa! Questo dovrebbe essere famoso come qualsiasi processo politico svolto negli Stati Uniti negli ultimi decenni".
I Cinque cubani sono stati ingiustamente condannati a detenzioni che vanno da 15 anni di reclusione in prigioni d’alta sicurezza a un doppio ergastolo, in un processo manipolato, come dimostra la difesa e come diffonde un ampio movimento di solidarietà attivo in più di cento paesi.
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