Washington 16 gennaio '08 - www.granma.cu (PL)

 

 

Giornata internazionale per la libertà

 

dei Cinque antiterroristi cubani
 

 

 

 

Il comitato statunitense per la liberazione dei cinque antiterroristi cubani rinchiusi in prigioni nordamericane ha convocato una nuova giornata per la loro liberazione.

 

In un comunicato l’organizzazione fa un appello a tutti coloro che appoggiano questa causa a realizzare conferenze stampa, meeting davanti agli uffici governativi negli Stati Uniti e le ambasciate o altre dipendenze di Washington all’estero.

 

Anche chiama a inviare lettere al presidente Bush e al procuratore generale Michael Mukasey chiedendo la libertà dei patrioti cubani.

 

Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e René González sono stati arrestati a settembre del 1998 quando proteggevano il loro paese dai gruppi terroristici insediati a Miami, nel Florida.

 

Le condanne oscillano da 15 anni di reclusione fino al doppio ergastolo di Gerardo Hernández.

 

La nuova campagna per la liberazione degli antiterroristi si chiama Il giorno dopo, in allusione all’atteso verdetto dell’11° circuito della Corte d’Appello di Atlanta su ricorso presentato dalla difesa.

 

"Potrà prendere settimane, mesi, un anno o più. Nessuna persona saprà la data dell’opinione della Corte finché venga emessa, ma noi possiamo prepararci in anticipo per agire immediatamente quando arrivi la decisione", segnala il comunicato.

 

L’organizzazione afferma che la storia ha dimostrato che i casi politici vengono vinti con il sostegno popolare e l’esposizione della verità. "La lotta dei Cinque Cubani non è un’eccezione", aggiunge.

 

Il comitato assicura che se il tribunale di Atlanta deciderà a favore dei prigionieri in alcuni punti dell’appello, è probabile che il governo tenterà di ricorrere in appello ai 12 giudici che integrano la corte.

 

"E’ preciso esigere a Washington con una sola e unita voce: Basta di dilatare la liberazione dei Cinque!", segnala il gruppo.

 

In un’udienza presso tre giudici la difesa dei cinque cubani ha denunciato in agosto scorso le manipolazioni politiche del caso.

 

Gli avvocati hanno respinto la causa numero 3 contro Hernández che è stato accusato di cospirazione per commettere assassinio.

 

La difesa ha argomentato che l’evidenza sul presunto delitto era insufficiente dal punto di vista legale.

 

Altro aspetto denunciato è stato il cattivo atteggiamento del governo nel processo giudiziale, particolarmente del procuratore statunitense John Kastrenakes, nel suo allegato concludente presso la giuria.

 

Questo discorso è limitato da regole molto precise che vietano al magistrato di argomentare al di là della portata dell’evidenza. In questa istanza particolare Kastrenakes ha oltrepassato i limiti dello stesso allegato.