Ricardo Alarcón chiede di rafforzare la

 

solidarietà mondiale con i Cinque

 

Gerardo Hernández, dal mese di settembre non riceve la corrispondenza,

né le visite consolari

 

15 dicembre '08 - www.granma.cu (AIN)

 

 

 

Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha sottolineato la necessità di dimostrare alla Corte Suprema degli USA che il mondo segue il caso dei Cinque patrioti  antiterroristi cubani prigionieri dell’impero.

 

Intervenendo durante la chiusura  del IX Incontro Internazionale di Scienze Penali 2008, Alarcón ha chiamato a rafforzare la solidarietà internazionale par far sì che si faccia giustizia nel processo d’appello di Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e  Fernando González, reclusi dal 12 settembre del 1998.

 

I Cinque cubani, come li si  conosce internazionalmente nella battaglia per la loro libertà, controllavano le attività delle organizzazioni terroristiche che hanno le loro basi d’operazione nel sud della Florida, con il consentimento di Washington.

 

Il membro del Burò Politico ha ricordato che gli avvocati della difesa porteranno il caso di questi innocenti di fronte al Tribunale Supremo degli Stati Uniti  ed ha segnalato l’importanza di presentare molti documenti di Amici della Corte, che nel sistema nordamericano sono una via usata dalle personalità e dalle istituzioni, dentro e fuori dal paese, per esprimere le loro preoccupazioni sul tema.

 

Gli Eroi della Repubblica di Cuba sono stati condannati in un manipolato processo politicizzato, svolto a Miami nel 200, a un totale di quattro ergastoli e più 77 anni di reclusione per aver ostacolato le azioni terroristiche contro il loro popolo.

 

All’elenco delle arbitrarietà  che si commettono da più di dieci anni in un irregolare processo legale, va aggiunto che Gerardo dal mese di settembre non riceve la corrispondenza, né le visite consolari, ha denunciato il quotidiano Granma.

 

L’incontro dei giuristi si è appena svolto nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana.