11 luglio '08 - www.granma.cu

 

 

I parlamentari canadesi chiedono

 

giustizia per i Cinque

 

“Non possiamo permettere che continui questa situazione estremamente dolorosa”, dice la missiva inviata al Procuratore Generale degli USA

 

 

 

 

Cinquantasei parlamentari del Canada hanno firmato una lettera nella quale chiedono giustizia per i Cinque antiterroristi cubani prigionieri arbitrariamente nelle carceri degli Stati Uniti, dal 12 settembre 1998, spiegando che nulla giustifica la loro detenzione.

 

“E’ una buona notizia”, ha dichiarato al quotidiano Granma Arnold August, membro del Comitato Fabio Di Celmo, del Tavolo di Concentrazione di Solidarietŕ Quebec-Cuba e del Comitato Internazionale per la libertŕ dei patrioti cubani.

 

Arnold August, che č anche scrittore e conferenziere, in visita all’Avana, ha detto che la richiesta esige, inoltre, il diritto dei familiari a poter visitare Fernando González, Ramón Labańino, René González, Antonio Guerrero e Gerardo Hernández.

 

L’iniziativa, promossa dai parlamentari Francine Lalonde, del Blocco Qubequense per La Pointe-de-l’lle (Montreal), e Libby Davies, della circoscrizione Vancouver est, ha incontrato immediatamente l’adesione degli altri legislatori, ha spiegato Arnold.

 

La lettera č stata inviata a: Michael Mukasey, Procuratore Generale degli USA, David Emerson, Ministro degli Esteri del Canada, e a David Wilkins, ambasciatore statunitense in Canada.

 

L’azione si unisce alle iniziative intraprese a livello mondiale per la scarcerazione dei Cinque e ripropone con forza il rispetto dei pronunciamenti anteriori delle organizzazioni dei diritti umani, del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie (27 maggio 2005) e anche dei 100 membri del Parlamento Britannico, che hanno denunciato le condizioni di reclusione e le irregolaritŕ del giudizio, realizzato nella cittŕ di Miami.

 

“Non possiamo permettere che continui questa situazione estremamente dolorosa per i Cinque ed i loro familiari”, segnala la lettera.

 

In Quebec, altre personalitŕ, come Plaudette Carbonneau, presidente della Confederazione dei Sindacati Nazionali, e Elsie Lefebvre, ex deputata all’Assemblea Nazionale del Quebec, hanno manifestato il loro appoggio alla causa.