25 giugno '08 - M.E.A.Ponce www.granma.cu

 

 

Incontro di religiosi per la libertà dei Cinque

• Presenti il Presidente del Parlamento ed altri dirigenti cubani

 

 

 

 

"Esempi insuperabili d’energia, costanza, passione e solidarietà", così ieri Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento nazionale, ha definito i cinque cubani prigionieri negli Stati Uniti per combattere il terrorismo.

 

Nel corso dell’incontro con i rappresentanti delle chiese ed altre istituzioni di varie religioni, celebrato nel tempio della Chiesa Battista William Carey, nel quartiere Vedado, per l’orazione, la riflessione e il coordinamento di azioni a favore dei Cinque, Alarcón ha inviato a moltiplicare gli sforzi in questa lotta contro l’ingiustizia.

 

Il Presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular si è riferito alla recente decisione dei giudici del XI Distretto della Corte d’Appello d’Atlanta e, in generale, al processo manipolato, politicizzato, arbitrario e in violazione alle leggi, dallo stesso arresto di questi uomini d Miami il 12 settembre 1998.

 

"E non lo dice Cuba, lo provano i fatti, comprese queste brutali condanne, che nel caso di Ramón Labañino, Fernando González e Antonio Guerriero, la corte di Atlanta ha deciso ora di annullare a rimetterle al tribunale che le emise per una nuova sentenza, considerandole illegali per la loro dismisura", ha enfatizzato.

 

Alarcón ha puntualizzato che dal primo giorno l’obiettivo del processo è stato quello di proteggere i gruppi terroristici anticubani, delle cui azioni i Cinque trattavano di avvisare il loro popolo.

 

Ha sottolineato che il Governo degli USA in questo modo trattava di risarcire questi elementi estremisti e restaurare la loro immagine così malconcia dopo lo scandaloso sequestro, nel 1999, a Miami, del bimbo Elián González.

 

"Per i Cinque, che hanno sacrificato tutto per il loro popolo, abbiamo il dovere di fare sempre di più, per arrivare allo statunitense comune, alla gente onesta e decente, che sono la maggioranza e a cui è stata deliberatamente occultata la verità di questo caso", ha detto.

 

La grande sfida è che il mondo interno e particolarmente il popolo americano conoscano questa colossale ingiustizia, della fragrante e sistematica violazione dei diritti umani di questi valorosi uomini assolutamente innocenti e dei loro familiari, della tragedia dei figli, delle madri e delle mogli, ha sottolineato.

 

Adriana Pérez ha trasmesso un messaggio di gratitudine che, telefonicamente, ha trasmesso suo marito, Gerardo Hernández, ai religiosi riuniti. Magali Llort, madre di Fernando, ha ribadito la necessità di lottare e di aggiungere voci fino a convertire in clamore universale la causa dei cinque.

 

I presenti all’incontro, al quale hanno assistito Caridad Diego, capo dell’Ufficio Affari Religiosi del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, e Stan Hastey, segretario generale dell’Alleanza dei Battisti negli USA, hanno pregato per la fine all’ingiustizia e per la libertà dei Cinque.

 

Il reverendo Raúl Suárez, direttore del Centro Memorial Martil Luter King Jr., ha fatto riferimento ad Antonio, Gerardo, Ramón, Fernando e René come quei fortunati glorificati nel Sermone della Montagna, fratelli con fame e sete di giustizia, lavoratori per la pace, che soffrono un’ingiusta prigione.

 

Personalità como Miguel Marcial Hernández, presidente del Consiglio delle Chiese di Cuba, e Reinerio Arce, rettore del Seminario Evangelico di Teologia di Matanzas, hanno assicurato che nei loro cuori e nelle loro orazioni i Cinque ed i loro familiari sono sempre presenti, per accompagnarli nel dolore e nell’ingiusta attesa.

 

Nell’incontro si è parlato dell’unità nella diversità, come chiave di questa lotta, di azioni come la creazioni di comitati per la giustizia in ogni chiesa di Cuba. Le parole di Alarcón sono state ricevute come stimolo all’etica, alla spiritualità e alla solidarietà.

 

Il reverendo Pablo Odén Marichal, segretario del Consiglio delle Chiese di Cuba, ha letto un messaggio nel quale i rappresentanti delle chiese, istituzioni e religioni presenti alla riunione si appellano alla passione della giustizia dei loro fratelli di tutto il mondo, invitando ad intensificare le azioni a favori di questi lottatori per la pace e contro il terrorismo.