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5 luglio '08 |
FARC-EP: SULLA FUGA DEI 15 PRIGIONIERI DI GUERRA |
1. La fuga dei 15 prigionieri di guerra, avvenuta lo scorso 2 luglio, è stata conseguenza diretta dello spregevole comportamento di César ed Enrique, che hanno tradito il loro impegno rivoluzionario e la fiducia che era stata riposta in entrambi.
2. Indipendentemente da un episodio come quello successo, che può darsi in qualunque conflitto politico e militare in cui si presentano vittorie e sconfitte, manteniamo vigente la nostra politica di materializzare accordi umanitari che portino all’interscambio e che proteggano inoltre la popolazione civile dagli effetti del conflitto. Persistendo nella liberazione militare come unica via, il governo dovrà accettare tutte le conseguenze della propria temeraria ed avventuriera decisione.
3. La lotta per liberare i nostri e gli altri combattenti politici incarcerati sarà sempre all’ordine del giorno nell’insieme delle unità fariane, e specialmente nella loro dirigenza. Portiamo tutti loro nella mente e nel cuore.
4. In nessuna parte del mondo e in nessun momento della storia è stato facile il cammino per conquistare trasformazioni rivoluzionarie, anzi, e perciò il nostro impegno si accresce di fronte ad ogni nuova sfida o difficoltà.
5. La pace di cui ha bisogno la Colombia dev’essere il risultato di accordi che beneficino le maggioranze, e non sarà la pace dei sepolcri basata sulla corruzione, il terrore dello Stato, la fellonia ed il tradimento. Le cause per le quali lottano le FARC-EP continuano ad essere vive, e il presente è di lotta ma il futuro è nostro.
Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP
Montagne della Colombia, 5 luglio del 2008
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