27 giugno '08 -  www.granma.cubaweb.cu

Evo appoggia l’espulsione dalla

Bolivia dell’agenzia yankee

 

     

 

La CIA è vincolata ai separatisti reazionari della Bolivia

2 luglio (AIN) - La statunitense Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA), è responsabile con l’oligarchia della Bolivia dell’elaborazione dei piani separatisti nel paese sudamericano.

La denuncia è stata diffusa dall’agenzia informativa Bolpress, e afferma che la CIA applica, nella sua ultima tappa, la detta "Operazione Mezza Luna", in allusione alle quattro regioni (Pando, Beni, Santa Cruz e Tarija) dove sono state effettuate consultazioni per l’approvazione di statuti per l’autonomia, definite illegali dall’esecutivo.

Citata da RHC, Bolpress ha segnalato che l’obiettivo finale è concretare la divisione del paese e affogare il governo del presidente Evo Morales.

In un articolo intitolato "La CIA e l’oligarchia complottano contro la Bolivia", la fonte ha dichiarato che le manovre secessioniste del paese si eseguono con la supervisione diretta dell’ambasciatore nordamericano a La Paz, Philip Goldberg.

L’Operazione Mezza Luna si basa sulle alleanze economiche e politiche con le oligarchie e l’opposizione della destra reazionaria, con rappresentazioni di taglio decisamente fascista.

 

Sostegno dall'Ecuador

 

27 giugno - L’Ecuador ha ribadito il suo sostegno al Governo boliviano e al presidente Evo Morales, davanti i tentativi di danneggiare la stabilità della nazione andina, riporta PL.

Un comunicato del Ministero degli Esteri ribadisce il sostegno dell’Ecuador ai principi e valori in cui si sostiene la democrazia, e condanna qualsiasi pretesa di violare la stabilità del Governo della vicina nazione.

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha appoggiato la decisione dei coltivatori di coca del Chapare (Cochabamba, centro) di espellere l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), affermando che non "s’inginocchierà all’impero".

 

"Saluto la decisione del movimento contadino, dei sindaci di Cochabamba. Adesso sento, magari sia così, che il Chapare non sarà libero solo dall’analfabetismo, ma anche dall’imperialismo nordamericano", ha detto il presidente, come riporta l’agenzia EFE.

 

Durante una manifestazione di contadini ad Alcatarí, nella regione meridionale di Chiquisaca, dove ha consegnato ambulanze donate dalla Spagna, Evo ha denunciato nuovamente l’USAID e l’ambasciata statunitense in Bolivia per le azioni di destabilizzazione dirette contro il Governo.

 

Il ministro della Difesa del paese sudamericano, Walker San Miguel, ha espresso la sua condanna alla decisione delle massime autorità dei dipartimenti di Santa Cruz, Beni, Pando e Tarija, oltre che di Cochabamba, di non sottoporsi al referendum revocatorio del mandato popolare e richiedere elezioni anticipate.

 

Il funzionario, come riportato dall’agenzia PL, ha denunciato che dietro l’agitazione dei prefetti della cosiddetta Mezza Luna si nascondono intenti golpisti.

 

Proporre elezioni generali anticipate è simile ad un colpo di Stato, un attentato alla democrazia, ha dichiarato San Miguel ai mezzi di comunicazione.