Bolivia: week-end decisivo
per il dialogo nazionale
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Il governo boliviano ha definito decisivo il prossimo fine settimana, per l’atteso patto di riconciliazione, anche se ha criticato la ritirata unilaterale dal dialogo di quattro prefetti oppositori.
Lo stesso presidente Evo Morales ha anticipato che domenica sarà a Cochabamba per conoscere i risultati delle decisioni sui tre punti del conflitto: l’autonomia e la nuova Costituzione, l’Imposta Diretta sugli Idrocarburi e l’elezione delle autorità giudiziarie.
Morales ha dichiarato che il 5 ottobre sarà definitivo lo scioglimento delle conversazioni, a cui assistono osservatori di organismi internazionali, e che si sperano diano luogo alla firma di un accordo nazionale.
"Magari i prefetti ci accompagnino," ha detto il presidente, il giorno dopo la decisione dei prefetti oppositori di Santa Cruz, Beni, Tarija e Chuquisaca di ritirarsi dalle conversazioni.
I governatori hanno motivato l’abbandono con la detenzione a Tarija del leader civico, José Vaca, accusato di praticare al sabotaggio di un impianto di distribuzione di gas naturale nella località di Villamontes.
Il ministro alla Presidenza, Juan Ramón Quintana, ha affermato che non è un caso di persecuzione politica, come avevano segnalato alcuni organi d’informazione, ed ha ribadito che in queste conversazioni non saranno accettati condizionamenti di nessun tipo.
Quintana ha presentato una lettera di risposta inviata ai prefetti, in cui si conferma che non sono negoziabili le indagini ed i processi penali contro i cittadini coinvolti nell’occupazione di istituzioni pubbliche.
Quintana ha affermato che il comportamento delle autorità delle quattro regioni di abbandonare le conversazioni con il pretesto delle detenzioni è strano, cosa che suppone un comportamento sbagliato ed ingiustificato.
Ha anche precisato che nessun delitto resterà impune né sarà oggetto di negoziazione politica.
Ha invitato, inoltre, i prefetti a riprendere le conversazioni, unica strada per la pace del paese.
Allo stesso tempo, ha sottolineato l’importanza degli incontri sostenuti separatamente dal presidente Morales con i prefetti di Santa Cruz, Ruben Costa, di Tarija, Mario Cossio, e di Beni, Ernesto Suarez, finalizzati ad appianare il processo di dialogo.
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