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Il referendum secessionista è stato un totale fallimento
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Morales ha sottolineato che domenica 4 a Santa Cruz non c’è stata solo una consultazione, ma anche una forte resistenza con concentrazioni di folla per l’unità nazionale in varie città, dove migliaia di persone si sono mobilitate in appoggio al Governo.
Durante una trasmissione televisiva diffusa in tutto il paese, Evo ha detto che il referendum promuoveva la divisione e che, nonostante le minacce e le umiliazioni è nata una grande ribellione contro i gruppi che hanno sempre usato il popolo di Santa Cruz sulla base delle risorse economiche.
“Questa consultazione è fallita completamente: è illegale ed è anticostituzionale. Non si può dire di certo che ci sia un vincitore con più dell’80%”, ha ironizzato Evo alludendo a dichiarazioni degli oligarchi, ed ha chiamato tutti i prefetti, i governatori, perché si riuniscano immediatamente con i governi a favore di un’autentica autonomia che rispetti la Costituzione.
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Frode, violenza ed astensionismo nel referendum di Santa Cruz
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Come spiega Gabriela Montaño, delegata del presidente Evo Morales nella provincia orientale, i redattori degli statuti che avvallano questo tipo di regime sono lontani dal rappresentare gli oltre due milioni di "cruceños".
Montaño ha spiegato all’agenzia PL che per la redazione delle norme non hanno invitato forze politiche come il Movimento al Socialismo (MAS), che ha vinto le elezioni del 2006, quando il popolo ha approvato la composizione dell’Assemblea Costituente.
Nello stesso modo ha commentato che gli autori intellettuali di questi statuti autonomi, un testo approvato in appena 48 ore all’interno del governo locale, che nemmeno sono stato eletto dalla popolazione locale.
Tutto ciò conferma – ha precisato – che le inchieste realizzate, incluso dagli stessi promotori delle autonomie, abbiano rilevato che appena il 10-12% dei votanti conosceva il contenuto di questi testi.
Il trionfo del "Si" alle autonomie, celebrato nella centrale Piazza 24 Settembre, si è dimenticato di contare l’astensionismo, le schede per il "No, le bianche e le nulle, che insieme superano il 50% dei possibili votanti.
D'altra parte, la consultazione di Santa Cruz ha occupato molto spazio nella stampa internazionale, più per i tumulti che per la trasparenza del suffragio.
APPELLO AL DIALOGO
Il Governo del presidente Evo Morales, ha ribadito l’appello al dialogo ai prefetti oppositori per sbloccare la crisi politica. Morales ha detto che aspetta una risposta per fissare una fata, dopo aver valutato i risultati del referendum autonomo di Santa Cruz, informa l’agenzia ANP.
"Siamo disposta a dialogare in maniera diretta o con mediatori. L’applicabilità dello statuto di Santa Cruz è nulla, il dialogo è quindi imperativo", ha affermato il portavoce presidenziale Ivan Canelas, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella città di Cochabamba.
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