Il Governo boliviano conferma la ripresa
del dialogo con il prefetto
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Il vice ministro al Decentramento della Bolivia, Fabián Yaksic, ha confermato la ripresa delle conversazioni con il prefetto all’opposizione del dipartimento di Tarija, Mario Cossío, alla ricerca di una soluzione all’attuale conflitto politico.
In accordo con il funzionario, Cossío ha ratificato per via telefonica la sua presenza nel Palazzo Quemado, per ristabilire il dialogo iniziato venerdì 12 settembre.
Le discussioni riguardano la domanda delle prefetture di Santa Cruz, Beni, Pando, Tarija e Chuquisaca di recuperare il 30% delle Imposte Dirette sugli Idrocarburi, e l’analisi della nuova Costituzione, oltre alle aspirazioni di autonomia.
ORDINATO L’ARRESTO DEL PREFETTO DI PANDO
Il presidente boliviano, Evo Morales, ha ordinato l’arresto di Leopoldo Fernández, prefetto (governatore) dell’amazzonico dipartimento di Pando, nel nord della Bolivia, ha reso noto DPA.
Fernández è accusato di finanziare gruppi di narcotrafficati e sicari brasiliani e peruviani per uccidere, lo scorso giovedì, decine di studenti e contadini a Pando.
"C’è un ordine di cattura per questo signore (Leopoldo Fernández) per il massacro di Pando", ha detto oggi il vicepresidente boliviano, Álvaro García Linera.
Ha aggiunto che le bande armate di narcotrafficanti sono state finanziate dalla massima autorità del dipartimento di Pando. "Quest’autorità riempie di vergogna i boliviani".
Il ministro della Salute, Ramiro Tapia, ha dichiarato alla Televisione Boliviana che "ci sono 14 morti e 50 desaparecido".
"E’ responsabile di oltre venti morti, deve assumersi la sua responsabilità davanti la giustizia. Le Forze Armate (a Pando) sapranno come farlo", ha concluso Garcia Linera.
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