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24 ottobre '08 -
www.granma.cu (PL) |
Indigeni e contadini latinoamericani con Evo, per il cambio |
I rappresentanti delle organizzazioni indigene e contadine di Bolivia, Ecuador, Colombia, Cile e Brasile hanno iniziato a Santa Cruz un Forum di sostegno al presidente Evo Morales e all'attuale processo di cambio.
Nell'incontro che durerà sino al prossimo sabato 25 si condanneranno i piani delle attuali oligarchie che attuano per destabilizzare il paese andino.
I popoli originari della regione sudamericana vogliono manifestare la loro solidarietà col presidente d’origine aymara e le trasformazioni economiche e sociali a beneficio delle maggioranze storicamente emarginate.
Il testo della convocazione recita che i nuovi oltraggi contro gli indigeni ed i contadini sono provocati dai discendenti degli assassini e degli usurpatori di sempre e condanna l'ingerenza degli Stati Uniti, attraverso i suoi diplomatici e le organizzazioni non governative, oltre ai piani cospirativi contro la Bolivia ed altri paesi come Cuba, Venezuela, Ecuador, Paraguay e Nicaragua.
I partecipanti a questo appuntamento respingono i metodi violenti usati dai dirigenti civici delle regioni della detta Mezza Luna - Pando, Beni, Santa Cruz e Tarija - per imporre i loro statuti autonomisti e illegali.
La convocazione al Forum Sociale segnala inoltre che anche se non è gradita alla destra reazionaria, la gestione di Morales è stata approvata con il 67,4% dei voti della popolazione nel referendum revocatorio, svolto lo scorso 10 agosto.
L'incontro saluta la decisione del presidente boliviano d’espellere l'ambasciatore dagli Stati Uniti a La Paz, Philip Goldberg, come conferma della sovranità e dell’indipendenza dell'attuale Governo, denuncia il colpo di Stato pianificato molte volte da gruppi estremisti associati ai comitati civici della regione orientale.
Partecipano a questo importante incontro i delegati della Confederazione dei Paesi di Nazionalità Kichwa e delle Nazionalità Indigene dell'Ecuador, gli integranti dell'Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia e del Consiglio di Tutte le Terre, del Cile e i membri del Movimento Senza Terra, del Brasile.
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