Quito, 28 giugno - Il presidente ecuadoriano,
Rafael Correa, ha respinto una lettera dell'organizzazione Human Rights Watch,
nella quale si denunciavano presunte violazioni dei diritti umani in questo
paese.
"Signori (di Human Rights Watch), l'Ecuador è un paese sovrano in questo modo
voi vi intromettete nei suoi affari interni e, in secondo luogo, voi difendete i
ricchi, i truffatori di questo paese" ha detto Correa nel suo programma
radiofonico.
Correa ha avvertito che questa organizzazione è composta da persone della
"destra retrograda" e tra i suoi membri ha menzionato Alvaro Vargas Llosa e
Carlos Alberto Montaner, che hanno
scritto per difendere i ricchi dell'Ecuador.
Il Presidente ha osservato che nella lettera l'organizzazione critica la Legge
di Riforma Tributaria per presunte violazioni dei diritti umani dei cittadini di
questo paese.
Diceva "che la Legge di Equità Tributaria viola i diritti umani perché si sta
percependo dai ricchi".
Già ho risposto e li ho esortati a non immischiarsi negli affari interni
dell'Ecuador, ha sottolineato, spiegando che la legislazione tributaria
approvata da questo governo cerca di far sì che quelli che più guadagnano più
tributi paghino, al fine di alleviare la crescente disparità che esiste in
Ecuador.
"Fondamentalmente (Human Rights Watch) ci ha detto che stiamo guadagnando
troppo" ha detto nel ribadire che i membri di questo gruppo sono di destra.
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