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2 giugno 2008- www.granma.cu (PL) |
Migliaia di portoricani reclamano il diritto all’indipendenza |
Migliaia di portoricani hanno riempito le strade della zona storica di San Juan, per reclamare il loro diritto all’indipendenza e condannando lo svolgimento delle elezioni interne del Partito Democratico degli Stati Uniti.
La grande manifestazione convocata dal Partito Indipendentista di Portorico, PIP, è divenuta la più solida espressione di condanna al dominio coloniale degli USA in questo paese dal 1898, quando invasero Portorico.
La marcia ha percorso le strade principali della zona antica di San Juan sino alla Fortezza, la Casa del Governo, dove il dirigente del PIP, Edwin Irizarry, ha denunciato che: “Si pretende di macchiare la nostra dignità con elezioni primarie da farsa”!
Irizarry ha avvisato che qui c’è un popolo deciso a fermare questo circo colonialista, fomentato ugualmente dal Partito Democratico PPD al governo e dall’annessionista Partido Nuevo Progresista (PNP).
Il dirigente per l’indipendenza ha assicurato che: “Se hanno cercato di far credere che esiste un clamore cittadino per l’annessione, questo dista molto dalla realtà della nazione. Qui ci sono migliaia di portoricani che dicono agli USA che non saremo colonizzati e tanto meno annessi, fino a che nelle nostre vene scorrerà una goccia di sangue.
Irizarry ha denunciato che i precandidati democratici Hillary Clinton e Barack Obama sfruttano la povertà della popolazione per fare false promesse di apporto di benessere e progresso.
“Diciamo alla signora Clinton e al signor Obama che questa miseria risponde allo sfruttamento del nostro paese dove più del 50% della popolazione è povera dopo più di un secolo d’occupazione degli Stati Uniti”! Irizarry, che è candidato alle elezioni del PIP del prossimo novembre, ha affermato che non esiste denaro al mondo per comprare la coscienza dei portoricani.
“Due settimane fa il governatore Aníbal Acevedo si è proclamato difensore della sovranità e adesso partecipa alle primarie, sostenendo la candidatura di Obama come parte di un presunto processo democratico.
Questa è una colonia e dove c’è colonia non c’è democrazia e sino a che non avremo la nostra indipendenza nazionale non ci sarà democrazia a Puerto Rico”, ha sottolineata ancora Irizzarry.
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Corte USA nega a Portorico il fascicolo sull’omicidio di Filiberto Ojeda |
Ojeda Ríos morì il 23 settembre 2005, ammazzato dagli agenti dell’FBI che, secondo le denuncie, lo lasciarono morire dissanguato.
Ai funerali migliaia gli resero onori nella sua cittadina natale di Naguabo, al sud est dell’isola, e durante tutto il percorso da San Juan, centinaia di studenti assistettero lungo le strade per assistere al passaggio del feretro, in onore di un uomo considerato da molti un eroe dell’indipendenza nazionale.
Il segretario della Giustizia di Portorico, Roberto Sánchez Ramos, ha annunciato che valuterà, insieme al procuratore generale e al pubblico ministero generale dell’Isola, tutte le possibili alternative per portare avanti la richiesta, reiterando che l’FBI deve consegnare il fascicolo richiesto.
Sia da un punto di vista giuridico sia politico, il governo federale doveva e deve consegnare il fascicolo richiesto dal pubblico ministero, ha detto Sanchez Ramos in una nota.
Il governo di Portorico ha citato l’FBI, perché l’agenzia aveva rifiutato di consegnare le informazioni sulla morte di Ojeda Ríos e il lancio di gas irritanti verso alcuni giornalisti, nel corso della perquisizione alla casa di una sostenitrice dell’indipendenza dell’isola.
Un giudice del tribunale federale di San Juan ha rigettato la richiesta del Governo di Portorico, adducendo che l’autorità dello Stato Libero Associato non include l’FBI.
Una Corte d’Appello federale ha deciso che l’offrire informazioni sull’operazione che causò la morte di Ojeda Ríos, rivelerebbe con l’FBI opera per catturare un evaso ritenuto pericoloso.
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