26 settembre '08 - www.granma.cu (PL) | |
Sequestrate armi da guerra in Venezuela
Le autorità del Venezuela hanno sequestrato varie armi, tra le quali un lanciamissili, come parte delle investigazioni sull’organizzazione di un colpo stato e dell’assassinio del presidente Chávez, hanno informato le fonti parlamentari.
Il deputato Earle Herrera, della commissione parlamentare che sta investigando i fatti, ha informato durante la sessione plenaria dell'Assemblea Nazionale del sequestro delle armi, tra le quali un lanciamissili.
Inoltre è stato sequestrato un cannone portatile nello stato di Zulia, vincolato al piano che, come si afferma in una conversazione registrata, svolta tra i militari che facevano parte del complotto, includeva il bombardamento del Palazzo Presidenziale o l'esplosione dell'aeroplano in cui viaggia il presidente Hugo Chavez.
Herrera ha informato che il sequestro del lanciamissili e delle altre armi è avvenuto nel quartiere di Mary Perez, a Caracas, in un operativo durante il quale è stata arrestata una persona di cui non si conosce il nome ed ha precisato che è cominciata la ricerca del padrone del magazzino dov’è avvenuto il sequestro e di un ufficiale attivo dell'Armata, coinvolto nel complotto .
"La situazione del paese è difficile e la situazione è grave", ha osservato il deputato, che ha denunciato i mezzi privati di diffusione che non pubblicano le notizie e non sottolineano il pericolo della minaccia di assassinio del presidente, come già era avvenuto durante il colpo di Stato del 2002.
"Il Venezuela sta vivendo in questo momento una situazione - dal punto di vista dei mezzi di comunicazione - simile a quella vissuta il 13 aprile del 2002. In quel momento fu imposto il silenzio stampa dei principali mezzi privati", ha ricordato.
Il deputato ha detto che si cerca d’occultare i fatti distraendo l’opinione pubblica con la notizia del processo, negli Stati Uniti, ad un cittadino venezuelano-statunitense accusato d¡ aver introdotto illegalmente 800.000 dollari in Argentina.
Herrera ha avvisato che si tratta d’una cospirazione con ramificazioni internazionali, alla quale partecipa il direttore dell'organizzazione non governativa Human Rights Watch, José Manuel Vivanco, che ha accusato il Venezuela di violare i diritti umani.
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