24 ottobre '08 - www.granma.cu (ABN) | |
Una politica di risparmio ed austerità
Alí Rodríguez Araque, ministro del Poder Popular per l’Economia e Finanze (MPPEF), a proposito della crisi finanziaria che attraversa il mondo, ha lanciato un appello a tutti i venezuelani, affinché applichino una politica di risparmio ed austerità.
Il MPPEF, attraverso un comunicato, ha spiegato che il titolare del dicastero ha inviato questo messaggio durante la Grande Giornata Sociale Economia e Finanze, Porte Aperte alla Comunità.
Nel suo intervento, Araque, ha detto che per i venezuelani “il risparmio deve essere un’idea, un sentimento, un’azione che accompagni tutti i cittadini in tempi in cui i grandi specialisti ancora non osano fare nessuna previsione sul problema”.
Ha spiegato che nel paese c’è una situazione di calma e tranquillità e che l’esecutivo nazionale continuerà a monitorare costantemente lo scenario mondiale, “con lo sguardo diretto ai suoi pericoli ed alle sue minacce perché, nonostante non abbiamo nessun coinvolgimento, potrebbero danneggiarci”.
Come è noto, la banca d’investimenti Lehman Brothers ha dichiarato bancarotta lo scorso 15 settembre e la Bank of America ha comprato d’urgenza la banca d’investimenti statunitense Merrill Lynch, eventi che gli analisti hanno definito come un nuovo drammatico capitolo della crisi finanziaria statunitense.
Inoltre, anche il Washington Mutual (WaMu), la stesa banca, ma la principale cassa di risparmio degli USA ha dichiarato bancarotta.
Al riguardo, Rodriguez Araque ha commentato che grazie alle politiche adottate opportunamente dal Governo Nazionale, questo problema non ha perturbato maggiormente il Venezuela né il resto dell’America Latina, perché la regione ha lavorato nella ricerca di nuovi percorsi d’integrazione.
Ha affermato che le riserve internazionali del paese sono ben sicure, perché il 60% è a Basilea, Svizzera, al riparo da qualsiasi perturbazione, il 30% sono in oro e solo il 10% è depositato in altre banche per le normali transazioni che realizza il paese.
Ha aggiunto che un’altra delle azioni destinate alla salvaguardia dell’economia nazionale è la risoluzione emessa dal MPPEF lo scorso giugno, che dispone la scorporo delle note strutturate essendo degli investimenti speculativi e di altissimo rischio.
“Le che banche che ci hanno ascoltate devono essere profondamente riconoscenti, quelle che non ci hanno ascoltato, profondamente pentite”, ha aggiunto.
Ha spiegato inoltre che il Governo sta analizzato l’attuale situazione per definire le conseguenze che la crisi può avere sul sistema finanziario venezuelano.
Il problema potrebbe perturbare il paese nel futuro, nel caso che una riduzione delle concessioni di crediti negli Stati sviluppi un processo recessivo in questo paese e colpisca le sue importazioni di petrolio, ha concluso il ministro.
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