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A partire dal 1º luglio le agenzie di viaggi che vendono biglietti e inviano merci a Cuba dalla Florida, subiranno nuove regole statali che renderanno più cari i servizi e renderanno più difficile ai cubani residenti nella Florida i contatti con le famiglie residenti nell’Isola.
La direttiva raddoppia i controlli sui viaggi a Cuba, già limitati per le misure imposte nel 2004 dal presidente George W. Bush per limitare le visite e le rimesse familiari all’Isola.
Il governatore della Florida, Charlie Crist, ha firmato il discutibile progetto legislativo che impone forti restrizioni alle compagnie autorizzate dal Dipartimento del Tesoro ad organizzare viaggi e realizzare invii a Cuba obbligandole a pagare prezzi molto elevati per le operazioni.
I regolamenti stabiliscono che le agenzie radicate in questo Stato dovranno depositare bonus fino a 250.000 dollari, come requisito operativo, pagare un onorario del registro di 2500 dollari e informare regolarmente il governo statale sul volume degli affari, il numero dei passeggeri e le merci inviate alla nazione cubana.
Imprenditori e organizzazioni opposte alle restrizioni dei viaggi nell’Isola hanno criticato duramente la decisione del governatore di trasformare in legge una proposta che considerano incostituzionale e dannosa per le tasche dei consumatori locali.
L’Unione delle Libertà Civili degli USA, ACLU, ha detto che la legge non riconosce la separazione tra i poteri dello stato e il governo federale ed ha annunciato che poterebbe denunciare la sua implementazione di fronte ai tribunali.
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