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Il vicepresidente del Parlamento russo, Iván Melnikov ha reclamato l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba da circa 50 anni, intervenendo durante l’Assemblea del Parlamento del Consiglio d’Europa, a nome del gruppo della Sinistra Unita Europea.
Melnikov ha condannato la politica d’assedio economico come una pressione contro uno Stato sovrano, riporta PL.
La durata del blocco, ha detto il politico, che è anche vicepresidente del Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR), costituisce una Discriminazione di Cuba e di terzi paesi, alludendo alle sanzioni commerciali previste dalla legge Helms-Burton.
Melnikov ha reclamato anche che il Burò dell’Assemblea Parlamentare chieda al governo degli Stati Uniti la derogazione delle normative discriminatorie e anticubane incluse nella Legge Torricelli.
Il dirigente comunista ha denunciato che con un’apparente disposizione di prestare assistenza umanitaria a Cuba dopo il passaggio devastatore di due uragani, Gustav ed Ike, Washington ha condizionato i suoi aiuti ad esigenze politiche a L’Avana.
Il miglior aiuto umanitario che si può fare al popolo cubano è la sospensione per sei mesi del blocco, per facilitare gli acquisti di materiali da costruzione su basi commerciali di alimenti, materiali per la costruzione e altri prodotti indispensabili.
Melnikov ha aggiunto che spera che l’Assemblea parlamentare reclami dagli Stati Uniti l’interruzione temporanea della legge Helms-Burton e delle sanzioni economico - commerciali imposte all’Isola di Cuba.
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