23 ottobre '08 -  www.granma.cu 

 

 

Rivista Science sostiene la

Cooperazione scientifica

tra Cuba e Stati Uniti

 

 

 

Un recente editoriale apparso sulla prestigiosa rivista Science, suggerisce che è giunto il momento di stabilire un nuovo rapporto scientifico tra Cuba e gli Stati Uniti, non solo per affrontare sfide comuni in materia di salute,clima,agricoltura ed energia, ma anche per cominciare a costruire le fondamenta di una cooperazione in altri settori.

La pubblicazione indica che nonostante la vicinanza delle due nazioni e i molti interessi comuni "l'embargo statunitense e le successive regolazioni, come la legge Helms-Burton del 1996, hanno bloccato, in gran misura, gli interscambi scientifici".

 

Segnala che la comunità scientifica degli Stati Uniti può beneficiare delle conoscenze scientifiche, di alta qualità, che ha sviluppato Cuba, nello stesso modo in cui gli scienziati cubani potrebbero sfruttare i vantaggi delle strutture di ricerca che sono al di fuori della portata di qualsiasi paese in via di sviluppo.

Essa cita i risultati di Cuba nella gestione e mitigazione delle catastrofi. Ricorda che Cuba è sul percorso degli uragani che si dirigono verso gli Stati Uniti e portano grande distruzione. Condividere le conoscenze in questo settore è vantaggioso per tutti, sottolinea l'editoriale.

Si allude anche alla vasta esperienza di Cuba nello studio delle malattie tropicali, come il dengue e i significativi passi fatti nel settore della biotecnologia, compresa la produzione di vaccini e di anticorpi monoclonali, settori in cui la cooperazione scientifica si ripercuoterebbe sulla salute dei due popoli.

Dopo aver chiesto l'estensione degli attuali permessi che consentono agli scienziati USA solo un numero limitato di viaggi a Cuba, l'editoriale di
Science si pronunzia per avviare una nuova era di cooperazione, tenendo conto della celebrazione, nel giro di pochi anni, del 150° anniversario delle accademie nazionali delle scienze di entrambi i paesi.