29 ottobre '08 -L.de Jesus  www.granma.cu

 

Camilo Cienfuegos sempre

all’avanguardia

 

Il mare, di nuovo, ha cospirato contro l’incontro, ma il tuo ricordo è troppo forte e le ondate non ci hanno spaventato.

 

Ogni bambino con un fiore, la tua foto nella mano, gli sguardi che si perdevano tra la spuma o semplicemente su migliaia di labbra sorridenti, tu hai palpitato così esuberante di vita, d’amore e di Patria.

 

La peregrinazione con i membri del burò politico in testa, era guidata da Pedro Sáez Montejo, primo segretario del Partito nella capitale, e dal generale di corpo dell’esercito Álvaro López Miera, vice ministro e capo di Stato Maggiore Generale delle FAR.

 

Quando i primi sono tornati dall’incontro con te, bagnati e infreddoliti, non una sola mano di chi seguiva ha titubato e ogni petalo è stato depositato nel tuo fiero letto di morte.

 

Non era solo un messaggio fiorito per te, ma era una sfida lanciata alla storia, ricordi di calde memorie, irriverenti note di nostalgia, un coro di popolo che non ti vuole dimenticare.

 

Ti ho visto camminare a lato d’ogni studente, aneddoto fatto gioventù, passi che seguono le tue avventure, respiro d’eroe.

 

Ti ho sorpreso a distanza portando baschi e cappelli e giungendo alla radice degli inni e delle marce: eri nelle grandi bande del MININT e delle FAR che interpretavano versi toccanti in musica, strumenti lirici che annunciavano un diluvio di ricordi.

 

 

28 ottobre '08 - R.M.Yanes  www.granma.cu

 

Camilo per sempre nel

cuore dei cubani



 

Camilo per sempre nel cuore dei cubaniPomeriggio funesto quello di quel 28 ottobre!

 

Alle 18.05 decolla dall’aeroporto di Camagüey Ignacio Agramonte, per L’Avana un aereo Cessna con il Comandante Camilo Cienfuegos a bordo.

 

Quella notte il bimotore su cui volava il guerrigliero non giunse alla sua destinazione e non si riuscì nemmeno a localizzarlo in altri luoghi possibili d’atterraggio. La ricerca cominciò immediatamente.

 

L’ansia si manifestava tra i dirigenti della Rivoluzione e il Comandante in Capa Fidel Castro manifestava a sua volta un sentimento di profonda preoccupazione, Nel viso di tutti di leggeva il timore che a Camilo "fosse accaduta una cosa fatale".

 

Ed era così.

 

Il Signore dell’avanguardia era scomparso fisicamente, anche se continua a viver nel cuore di tutti i cubani.

 

17 aprile '08 - G.Minuti  www.granma.cu

 

"Mi sarà più facile non esistere che smettere

d’essere fedele alla sua fiducia"

 


Il 16 aprile del 1958 il Comandante in Capo Fidel Castro emette l’ordine di nomina di Camilo al grado di Comandante dell’Esercito Rebelde, il massimo grado della guerriglia, e lo designa Capo Militare della zona compresa tra Manzanillo, Bayamo e Victoria de las Tunas.

 

Il Capo ribelle si accampa il 23 nel luogo noto come Los Cayos, nelle vicinanze di Cauto el Paso e da lì, nella notte, scrive a Fidel.

 

"Aprile-23-1958:

 

Comandante in Capo Fidel Castro:

 

Sono stato nominato Comandante dell’Esercito Rivoluzionario 26 di Luglio; ricevendo tanto alto e responsabilità ho giurato di eseguire al massimo l’impegno di questa nomina e di lavorare sino al limite delle mie forze per accelerare il trionfo della Rivoluzione.

 

Grazie per darmi l’opportunità di servire sempre più questa degnissima causa per la quale sarò sempre disposto a dare la vita.

 

Grazie per darmi l’opportunità d’essere più utile alla nostra Patria sofferente.

 

Sarà più facile per me smettere d’esistere che non smettere d’essere fedele alla sua fiducia.

 

Sempre ai suoi ordini"

 

Camilo Cienfuegos

 

7 febbraio '08 - G.Minuti  www.granma.cu

 

 

 

76 anni fa nasceva Camilo Cienfuegos

 

 

 

Migliaia di persone hanno ricordato ieri il grande rivoluzionario Camilo Cienfuegos Gorriaran, nato nel quartiere Lawton, all’Avana, il 6 febbraio del 1932.

 

Camilo è stato uno dei più grandi rivoluzionari,amato dal popolo e dai suoi compagni: il suo grande sorriso sotto la tesa del cappellone sono stampati nel cuore di tanti che lo conobbero o che hanno letto le infinte e splendide testimonianze su di lui.

 

Camilo è morto giovanissimo, in un incidente aereo - mentre ritornava da una missione - ed ogni anno i cubani e chi lo amava gettano fiori in quel mare dov’è precipitato lui con il suo pilota.

 

Le sue ricerche durarono vari giorni e vi parteciparono anche i guardacoste  statunitensi su richiesta di Fidel, suo eterno amico dell’anima.

 

Camilo scrisse: “Sarà più facile smettere di respirare che tradire la lealtà e la fiducia che Fidel ripone in me”. E in un’altra occasione: “Io non gioco neanche a pelota contro Fidel”.

 

Camilo Cienfuegos era amico fraterno anche del Che, a cui era molto legato. 

 

È tanto presente nella Rivoluzione che Fidel poco tempo fa ha detto di nuovo: “Vado bene, Camilo?”, come accadde tanti anni fa. 

 

Quel tragico incidente privò la Rivoluzione di un comandante di enorme coraggio, capacità, intelligenza e dedizione, anche se Camilo è sempre tra di noi, nella case, nei posti di lavoro, negli ospedali, nelle scuole dove i pionieri lo hanno ricordato ieri, tra i Camilitos, i ragazzi delle scuole militari, nella Casa - Museo che lo ricorda.  

 

“Ti canto perché sei vivo Camilo”, dice la sua canzone, e dice la verità.

 

La traccia lasciata da Camilo nella storia del mondo intero sta a lato di quella di Fidel e del Che e di tanti altri coraggiosi che con il loro sacrificio hanno dato all’umanità la speranza di poter creare un mondo diverso e migliore, che e possibile.