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20 ottobre '08 - A.E.Zulueta www.granma.cu (AIN) |
Il Giorno della Cultura Cubana
Ricordati l’Inno di Bayamo e la lotta al colonialismo |
Nell’Isola della Gioventù, territorio devastato da due terribili uragani un mese fa, un gruppo d’artisti e di abitanti ha riempito la piazza Memoriale El Pinero per festeggiare il Giorno della Cultura Cubana, che cade il 20 ottobre.
Abel Prieto Jiménez, ministro di Cultura era presente alla cerimonia nella quale è intervenuto Miguel Barnet, presidente della Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba, che ha parlato del ruolo redentore dell’arte nelle situazioni di disastri naturali e del suo influsso ottimista per le persone danneggiate.
Barnet ha ricordato il 140º Anniversario dall’inizio della gesta indipendentiste e di quando per la prima volta s’intonò l’Inno di Bayamo, che divenne una marcia di guerra.
“La cultura e gli ideali più alti dell’indipendenza toccarono lo zenit in una giornata in cui s’impegnarono pensatori e letterati nella lotta al colonialismo e alla schiavitù”.
I cubani di oggi, ancorati ad un’identità che si nutre della diversità di correnti europee, africane ed asiatiche, affermano con orgoglio la totale sovranità forgiata nelle radici popolari e nel pensiero filosofico di uomini come Félix Varela, José de la Luz Caballero e José Martí.
“La responsabilità storica della generazione erede di questo pensiero marcherà il destino della nazione contro l’egoismo, la banalità, l’inerzia intellettuale che propone il capitalismo neoliberista”, ha detto il noto scrittore .
Per iniziativa dell’Unione dei Giovani Comunisti – UJC - personalità dell’arte e della letteratura hanno ricevuto la partitura e il testo dell’Inno, composto da Perucho Figueredo, che chiamò la Patria, allora “sottomessa nell’obbrobrio e incatenata al colonialismo spagnolo”, al combattimento.
È stato riconosciuto il valore della Brigata Martha Machado guidata da Alexis Leyva (Kcho), una delle carovane artistiche che percorrono le zone del paese più danneggiate dagli uragani.
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