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14 luglio '08 - www.granma.cu (pl)
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Raúl Castro: non adotteremo mai decisioni per pressioni o ricatti |
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Il presidente cubano, Raúl Castro, ha detto che Cuba non adotterà mai decisioni come risultato di una pressione o di un ricatto, venga da qualsiasi parte, un paese poderoso o un intero continente.
Raúl Castro, che ha concluso i lavori del Primo Periodo Ordinario di Sessioni della VII Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, nel Palazzo delle Convenzioni della capitale, ha commentato che ad ogni misura adottata dalla nazione, immediatamente esce un funzionario del governo degli USA, un portavoce o anche il presidente, definendola insufficiente o cosmetica...
Il nemico sta facendo l’impossibile per moltiplicare a Cuba le difficoltà, con l’assurda aspirazione di metterla in ginocchio. Qui nessuno ha chiesto le loro opinioni e noi non adotteremo mai una decisione, nemmeno la più piccola, come risultato di una pressione o di un ricatto.
Raúl Castro ha ricordato che Cuba lo ha dimostrato quando, per ordine degli USA fu espulsa dalla OEA e tutti i paesi latino americani, meno l’onorevole eccezione del Messico, ruppero le relazioni diplomatiche con l’Isola.
Inoltre ha ricordato che nel 1996, sempre per indicazione degli Stati Uniti, tutti i paesi dell’Unione Europea adottarono la detta "posizione comune contro Cuba".
Il presidente ha puntualizzato che questi presunti accusatori - in primo luogo Washington - i popoli li hanno posti nel banco degli accusati per le centinaia di persone detenute per anni nel territorio usurpato della base navale di Guantánamo, in condizioni disumane e in violazione di tutte le norme sul trattamento dei prigionieri.
Milioni di persone nel pianeta li condannano per le centinaia di migliaia di civili assassinati dalle bombe e dalle mitragliatrici dell’esercito d’occupazione, coloro che vengono definiti "danni collaterali", e per l’impiego indiscriminato della tortura.
Raul Castro ha affermato che è un illusione sognare che un popolo che resiste alle azioni di terrorismo, alla guerra economica e ad aggressioni d’ogni genere per mezzo secolo, rinunci alle sue conquiste, frutto d’enormi sacrifici, per soddisfare il circolo di potere degli Stati Uniti.
La battaglia disuguale di questa piccola Isola di fronte a un nemico così poderoso ha approntato il rispetto dei popoli e di gran parte dei governi, soprattutto delle nazioni del Terzo Mondo.
Altri che non condividono alcune delle nostre idee, comunque hanno assunto un’attitudine molto più realista, ha sottolineato ancora Raúl.
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12 luglio '08 - M.J.Mayoral e S.Lee www.granma.cu
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Questa è la chiave per vincere! |
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"Dedichiamoci con modestia e senza fanfaronate, ognuno nel luogo che gli corrisponde, al compimento quotidiano e stretto del nostro dovere”.
Credo che questa sia la chiave per vincere!, ha sottolineato il presidente della Repubblica di Cuba, il Generale Raúl Castro, alla chiusura del primo periodo ordinario di sessioni dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, nell’attuale Legislatura.
Gli integranti del massimo organo hanno accordato di sottoporre ad una consultazione di massa con i lavoratori il progetto – di previsione – della futura legge di sicurezza sociale, presentato da Alfredo Morales Cartaya, ministro del Lavoro e la Sicurezza Sociale.
I deputati hanno approvato due dichiarazioni: la prima che denuncia le ingiustizie che si commettono da dieci anni contro i Cinque antiterroristi cubani reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti, che sollecita l’appoggio dei parlamentari di tutto il mondo.
Il secondo documento ha condannato la Direttiva del Ritorno degli immigranti emessa di recente dal Parlamento Europeo.
Inoltre è stato valutato lo sviluppo dell’industria siderurgica e meccanica, un organismo che per la terza volta ha reso conto alla massimo organo del potere statale.
L’agenda del dibattito ha incluso all’approvazione di indicatori per rafforzare il vincolo tra i deputati e i loro elettori e l’ufficializzazione dei gruppi parlamentari d’Amicizia e delle Commissioni Permanenti di Lavoro dell’Assemblea, create con carattere provvisorio nel mese di maggio scorso.
Ricardo Alarcón de Quesada, presidente del Parlamento, ha segnalato l’importanza di sottoporre a consultazione popolare il progetto della legge di sicurezza sociale, che permetterà di ritornare sul tema in dicembre, con un testo nutrito della saggezza della gente.
Per compiere l’accordo dell’Assemblea sulla norma giuridica la CTC realizzerà un ampio progetto d’analisi tra settembre e ottobre prossimi, con la convocazione di 3.400.000 lavoratori che in circa 80.000 riunioni considereranno il progetto.
Nel periodo di luglio e agosto s’impartiranno seminari di preparazione per i dirigenti sindacali dalle strutture nazionali sino alla base.
Socialismo significa giustizia sociale e uguaglianza, ma uguaglianza non è egualitarismo.
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11 luglio '08 - www.granma.cu (PL)
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Il Parlamento inizia la sessione ordinaria |
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Gli oltre 600 deputati al Parlamento cubano iniziano oggi la
prima sessione ordinaria dell’attuale legislatura, insediatasi a febbraio dopo le elezioni generali dello scorso gennaio.
Durante la seduta, che si tiene al Palazzo delle Convenzioni dell’Avana, sarà illustrata ai legislatori la necessità di fare modifiche alla legge di sicurezza sociale, vigente dal 1980.
I lavori includono anche una relazione del Ministero dell’Industria Metalmeccanica, così come l’avvicinamento del lavoro quotidiano dei parlamentari ai diversi settori sociali e nella soluzione dei problemi della popolazione.
Come parte dei preparativi alla prima sessione ordinaria della VII Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, il vicepresidente Carlos Lages ha evidenziato i progressi della Rivoluzione Energetica nel paese ed il suo significato di fronte agli attuali prezzi del petrolio nel mondo.
Spiegando i risultati di questo programma, applicato dal 2005, ha affermato che i concetti che l’hanno originato sono di carattere permanente e richiedono un perfezionamento sistematico per guadagnare in efficienza.
Ha spiegato che tra i risultati ci sono l’eliminazione dei blackout programmati ed il miglioramento della fornitura di elettricità.
La ministra dell’Industria Basica, Yadira García, ha spiegato che Cuba dispone di una garanzia energetica e che continuerà ad aumentarla con il progresso dell’economia ed il risparmio di elettricità e combustibili.
Tra i principali programmi della Rivoluzione Energetica, la ministra ha segnalato la sostituzione gratuita di 9 milioni di lampadine incandescenti con altre a basso consumo e la successiva vendita di tre milioni di unità per la sostituzione.
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