Aule nelle case private a

Holguin, dopo gli uragani

600 case funzionano come aule

 

 

24 settembre '08 -  www.granma.cu (AIN)
 

 

Il programma docente dell’attuale corso scolare si sta sviluppando oltre che nelle scuole, in 600 case abilitate come aule in provincia di Holguin, dopo il passaggio dell’uragano Ike.

 

L’alternativa è stata posta in pratica dopo alcuni giorni di sospensione delle lezioni per via del passaggio del ciclone.

 

Juan Ramírez,    direttore   provinciale   all’ educazione,     ha

L'ONU CONSTATA I DANNI

 

I rappresentanti del sistema delle Nazioni Unite (ONU) in Cuba hanno constatato gli enormi danni provocati dall’uragano Ike in provincia di Holguín.

Un gruppo ha visitato l’orientale territorio, uno di quelli colpiti più duramente dalla devastazione, con l’obiettivo di apprezzare la situazione attuale e per la localizzazione dei fondi di contribuzione per la ristrutturazione.

Il percorso ha compreso le zone del municipio di Giara, fortemente colpite.

Susan McDade, coordinatrice residente della ONU in Cuba era accompagnata dai rappresentanti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione e la Cultura (UNESCO), per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO), il Programma Mondiale degli Alimenti (PMA), della Organizzazione Panamericana della Salute e del Fondo delle Nazioni Unite per la Casa.

I funzionari hanno espresso un grande interesse per i gravi danni provocati nei settori della sanità, l’agricoltura e le case, tra le altre voci e Susan McDade ha dichiarato che la ONU segue da vicino i fatti collegati agli ultimi due uragani che hanno sconvolto il paesaggio dell’Isola. 

“Abbiamo già visitato la provincia di Pinar del Río per stabilire i meccanismi degli aiuti umanitari, constatando i danni e valutando le priorità”, ha detto.

Vivian Rodríguez, presidentessa dell’Assemblea Provinciale del Poder Popular, ha informato che i danni registrati riguardano 129.000 case e 230.000 ettari coltivati, oltre a quelli che riguardano i settori della sanità, l’educazione e altri all’economia in generale.

segnalato il gesto solidale delle famiglie che hanno offerto parte delle loro case a beneficio dell’educazione. Questa variante è riconosciuta dalle istituzioni politiche e dal Governo stesso.

 

Holguin ha già attivato il 94% delle scuole del territorio e ci sono ritardi solo in alcuni centri interni.  

Circa 900 scuole sono state danneggiate fortemente dal ciclone, soprattutto con la distruzione dei tetti di zinco e di fibrocemento.

 

Il corso è reiniziato con alcune strategie stabilite nei centri interni e cambi degli orari o di regime per gli studenti, secondo la zona in cui vivono e la copertura docente disponibile.

 

L’uragano Ike, dopo il passaggio pochi giorni prima di Gustav  e Hanna, ha colpito la provincia di Holguin per 27 ore consecutive, entrando da Punta Lucrecia, a Banes, con categoria tre nella scala Saffir-Simpson, che ha un massimo di cinque.

 

I danni sono enormi nei settori dell’agricoltura, l’elettricità e le case, soprattutto nei municipi di  Gibara, Banes, Antilla, "Rafael Freyre", Holguín e Mayarí.

 

Mezzo milione di case distrutte

totalmente, o in parte

 

13 settembre '08 - O.Pelaez www.granma.cu
 

 

 

Più di mezzo milione di case distrutte totalmente o parzialmente nelle ultime settimane sono la conseguenza del passaggio della tormenta tropicale Fay e degli uragani Gustan e Ike. 

 

Questi sono i dati preliminari comunicati durante la trasmissione quotidiana Tavola Rotonda Informativa da Víctor Ramírez, presidente dell’Istituto Nazionale della Casa  (INV).

 

In contatto telefonico con la trasmissione, Ramírez ha detto che i dati sono sempre parziali e che sicuramente i danni sono molto più ingenti.

 

Solamente il ciclone Ike ha provocato forti danni a 323.800 edifici, tra i quali 42,931 sono stati distrutti. Le province più colpite nel settore della casa sono Holguín, Las Tunas e Camagüey.

 

“Se si valuta, a partire dall’uragano Michelle del 2001, si può affermare che nei sette anni successivi le case danneggiate da fenomeni meteorologici nell’Isola superano il milione, cioè almeno il 29% di quelle esistenti”, ha segnalato.

 

Il presidente del INV ha sottolineato che la strategia per affrontare questi immensi danni è centrata nella valutazione  completa dei danni, con tutti i dati concreti; di recuperare tutti i materiali possibili e dare la massima priorità alla riparazione dei danni parziali.

 

“Inoltre controllo, disciplina e agilità devono caratterizzare la distribuzione dei materiali per la costruzione, che stanno già giungendo con rapidità nelle mani della popolazione nei luoghi più necessitati. Deve prevalere, ha detto, lo stretto compimento delle norme tecnologiche, che devono valere soprattutto nel momento della collocazione dei tetti”.

 

Le acque e gli sforzi

inondano Pinar del Rio

 

 

12 settembre '08 - M.Hernandez www.granma.cu
 

 

Dall’alto il caos sembra imperare nella provincia di Pinar del Rio. Bastano solo pochi metri, questa volta 300, da un elicottero della Forza Aerea Rivoluzionaria, per vedere, in tutta la sua estensione, la magnitudine del disastro. Ai danni provocati dalla furia dei venti di Gustav ora si sommano le acque di Ike, che inondano villaggi e raccolti. Due uragani che hanno sconvolto la vita ed il paesaggio degli abitanti di questa provincia.

 

Oltre un centinaio di case della località Isabel Rubio, nel municipio di Guane, sono coperte dalle acque del fiume Cuyaguateje. E’ impossibile accedervi dopo il livello raggiunto dal maggior torrente della regione occidentale. Le forti piogge hanno minacciato anche gli abitanti di Sanguily, oltre 7mila, che sono stati evacuati in poche ore. Due villaggi che dall’alto offrono un’immagine impressionante: uno per la forza del fiume che lo inonda, l’altro per la solitudine che domina tra le sue strade.

 

Alcuni dati parlano da soli delle piogge a Pinar del Rio: all’arrivo di Ike i bacini artificiali erano al 63% della capacità, dopo il suo passaggio superano l’80%.

 

Dopo i forti venti di Gustav, sono arrivate le acque di Ike, paralizzando i lavori di recupero.

 

“Nei giorni seguenti il primo ciclone, la provincia aveva già riparato 3mila abitazioni, creato 1500 alloggi temporanei e restituito l’elettricità al 70% del territorio. Adesso quantifichiamo i danni, il lavoro riprende, però con più forza”, spiega Marbel Piloto Hernández, membro del Burò del Partito a Pinar del Rio.

 

E’ certo che i lavori ritornano con più impeto. La tenacia di 800 elettricisti e 200 muratori di varie province del paese, ritornati al lavoro dopo le acque, lo conferma. Anche le brigate create nei consigli popolari per riparare le abitazioni, appoggiano tale certezza.

 

Si potrebbe pensare che la natura è infuriata con Pinar del Rio. La coincidenza di due uragani che, in meno di dieci giorni, hanno deciso di seguire la stessa traiettoria, appare incredibile. Dall’alto, l’immagine della distruzione ritorna a ripetersi, mettere i piedi a terra, però, conferma il lavoro del popolo di questa provincia, che nuovamente inonda di sforzi il suo territorio.

 

 

Il bilancio provvisorio degli uragani Gustav ed Ike:

Oltre 320mila case danneggiate

Solo Ike ha distrutto completamente 30mila abitazioni

 

 

11 settembre '08 - M.Hernandez www.granma.cu (AIN)
 

 

Santa Clara, 10 settembre –  Il  passaggio  dell' uragano  Ike ha

 

L’uragano IKE ha colpito duramente la città cubana di Baracoa

 

L’Avana – Le piogge ed i forti venti dell’uragano Ike hanno colpito duramente, nella giornata di ieri, l’estremo occidentale di Cuba, dove si sono registrate penetrazioni del mare di 400 metri ed onde alte 7 metri, che hanno causato la distruzione di circa un centinaio di abitazioni, ha reso noto la televisione cubana.

Nel municipio di Baracoa, la città più antica dell’Isola – 970 chilometri all’est dell’Avana – "i venti, le piogge e le inondazioni provocate da Ike hanno distrutto già oltre 80 case" e "il mare è penetrato di 400 metri verso la città", ha commentato un corrispondente della locale emittente televisiva.

Le onde, alte fino a 7 metri, come informato dall’Istituto di Meteorologica di Cuba, "sono passate al di sopra degli edifici del lungomare di Baracoa", nella provincia di Guantanamo, "al punto da divellere i serbatoi d’acqua in fibrocemento. E’ realmente incredibile", ha aggiunto il giornalista.

Circa 60mila persone, tra cui 24mila a Baracoa, sono state evacuate a Guantanamo, in vista della minaccia di Ike.

In municipio di Maisí (estremo oriente), sempre nella provincia di Guantanamo, è isolato dal resto dell’Isola.

 

 

Ike, dichiarata la fase di

recupero per Pinar del Rio

 

Lo Stato Maggiore della Difesa Civile di Cuba (EMDC) ha dichiarato, oggi, la fase di recupero per l’occidentale provincia di Pinar del Rio, dopo il passaggio dell’uragano Ike per questo territorio. Lo ha informato la Televisione Cubana.

La nota numero nove della Difesa Civile ha spiegato che dal pomeriggio di ieri le piogge sono diminuite in questa parte del paese ed i livelli delle acque sono scesi nella maggior parte dei fiumi, torrenti e zone inondate.

Ha invitato a puntualizzare dettagliatamente la situazione delle persone protette, garantendo il ritorno sicuro alle loro abitazioni a la riubicazione per coloro che non possono ritornare alle proprie case, se distrutte o inondate.

Bisogna continuare a valutare i danni ed i lavori d’igienizzazione che erano in corso nei municipi, incrementando le misure igienico-sanitarie ed antiepidemiche per evitare focolai di malattie.

provocato danni a più di 200mila case a Cuba, delle quali 30mila sono crollate completamente, ha informato Victor Ramírez, presidente dell’Istituto Nazionale della Casa (INV).

 

Ramírez ha spiegato che questa cifra può aumentare, con il proseguimento delle piogge e dei venti nella regione occidentale del paese, associati al fenomeno meteorologico.

 

I danni che il ciclone Gustav aveva causato al fondo abitativo dell’Isola, otto giorni prima del passaggio di Ike, eleva il numero ad oltre 320mila case, delle quali la maggioranza ha i tetti rotti.

 

La stretta collaborazione dei vicini ed il massimo sfruttamento delle risorse locali, costituiscono le premesse iniziali in ogni luogo per fornire soluzioni immediate ai disastrati, ha spiegato il dirigente.

 

In quest’occasione, e dopo un sopralluogo alla parte occidentale di Cuba, Ramírez ha spiegato che molti tetti erano progettati per resistere a venti minori di quelli registrati nelle ultime settimane.

 

Ha detto che si sta analizzando l’uso di materiali più forti per le case ubicate nei luoghi dove gli uragani sono più frequenti.

 

La popolazione è l’esecutrice del 70% delle case che si costruiscono a Cuba e l’INV prevede un sistema di consulenza e di controllo della qualità per guidare i costruttori – in alcuni casi empirici – ed evitare danni di massa come quelli verificatisi, ha spiegato.

 

Nessuno rimarrà senza protezione e le soluzioni si daranno secondo le caratteristiche d’ogni luogo, ha concluso il dirigente.

 

 

Raúl : sono certo che supereremo

anche i danno provocati da Ike

 

 

8 settembre '08 -  www.granma.cu
 

 

Il  Generale  dell’Esercito  Raúl  Castro,  Presidente di  Cuba, ha

 

L’uragano IKE ha colpito duramente la città cubana di Baracoa

 

L’Avana – Le piogge ed i forti venti dell’uragano Ike hanno colpito duramente, nella giornata di ieri, l’estremo occidentale di Cuba, dove si sono registrate penetrazioni del mare di 400 metri ed onde alte 7 metri, che hanno causato la distruzione di circa un centinaio di abitazioni, ha reso noto la televisione cubana.

Nel municipio di Baracoa, la città più antica dell’Isola – 970 chilometri all’est dell’Avana – "i venti, le piogge e le inondazioni provocate da Ike hanno distrutto già oltre 80 case" e "il mare è penetrato di 400 metri verso la città", ha commentato un corrispondente della locale emittente televisiva.

Le onde, alte fino a 7 metri, come informato dall’Istituto di Meteorologica di Cuba, "sono passate al di sopra degli edifici del lungomare di Baracoa", nella provincia di Guantanamo, "al punto da divellere i serbatoi d’acqua in fibrocemento. E’ realmente incredibile", ha aggiunto il giornalista.

Circa 60mila persone, tra cui 24mila a Baracoa, sono state evacuate a Guantanamo, in vista della minaccia di Ike.

In municipio di Maisí (estremo oriente), sempre nella provincia di Guantanamo, è isolato dal resto dell’Isola.

dichiarato: “ Sono certo che i cubani sapranno superare anche i danni che provocherà il pericoloso uragano Ike”.

 

Raúl ha parlato per telefono con tutti i primi segretari del Partito nelle province minacciate da questo poderoso uragano, raccomandando di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per proteggere al massimo le vite umane, i beni e le risorse dello Stato e della stessa popolazione.

 

Raúl ha raccomandato di prepararsi al peggio sino dalla fase informativa, insistendo nell’importanza di continuare la preparazione come via per minimizzare i danni ed ha chiesto ai dirigenti delle province di trasmettere il suo messaggio solidale alla popolazione e alle autorità per le responsabilità che devono affrontare in momenti come questi.

 

Il Presidente cubano ha ratificato la sua fiducia nelle misure preventive e organizzative che si stanno prendendo nel compiti di prevenzione per ridurre l’impatto di Ike.

 

José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente deiGrafico del satellite che mostra la rotta dell’uragano Ike Consigli di Stato e dei Ministri, Esteban Lazo Hernández e Carlos Lage Dávila,  vicepresidenti del Consiglio di Stato, Iil generale di corpo dell’esercito Ramón Espinosa, capo dell’Esercito orientale, tutti i membri del Burò Politico, Abelardo Álvarez Gil, Roberto Morales Ojeda, Víctor Fidel Gaute e Roberto López Hernández, integranti della Segretaria del Comitato Centrale, il generale di corpo dell’esercito Joaquín Quinta Solá, viceministro delle Forze Armate Rivoluzionarie e altri dirigenti hanno analizzato la situazione con i Consigli di difesa delle varie province, la situazione degli evacuati e i lavori per assicurare gli alimenti e altre risorse.

 

Inoltre è stata stabilita la distruzione di combustibili domestici per le famiglie prime dell’interruzione dell’elettricità  che si applica durante il passaggio degli uragani, sono stati controllati la disposizione dei gruppi elettrogeni e il livello dell’acqua nei laghi artificiali. 

 

Queste commissioni inoltre hanno segnalato la necessità d’attuare con disciplina, organizzazione, esigenza e responsabilità.