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16 giugno '08 - M.E.Alvarez Ponce
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L’immensa allegria di Juan Miguel González e del popolo |
Questo č uno dei momenti piů felici della mia vita, ha affermato Juan Miguel González, e basta guardarlo in faccia per sapere che non esagera, riassumendo in questo modo l’emozione di vedere suo figlio Elián ricevere la tessera dell’Unione dei Giovani Comunisti.
I due si abbracciano con la stessa infinita tenerezza di sempre, solo che adesso il bambino non č piů in braccio al padre e non deve alzarsi sulla punta dei piedi per baciarlo; č cresciuto quasi come il padre e la voce piů grave dice che sta arrivando l’adolescenza e che presto ci sarŕ un altro uomo nella casa.
UNA GIORNATA DI TRIONFO
“L’istante in cui Elián č entrato nelle fila dell’Unione dei Giovani Comunisti ha uno speciale simbolismo per le famiglie cubane” ha detto a Cardenas Miriam Yanet Martín, presidentessa dell’Organizzazione dei Pionieri José Martí (OPJM), parlando durante la cerimonia nazionale nella quale sono entrati a far parte dell’Unione altri 155 ragazzi della cittŕ.
“Oggi č un vero giorno di trionfo e so che nel nostro popolo, tutti coloro che hanno portato il loro granello di sabbia a questa lotta lo sentono cosi”, ha detto la dirigente giovanile nel Cinema Teatro di Cardenas, dove si sono riuniti i pionieri che hanno ricevuto la distinzione, i maestri, i genitori e le autoritŕ della provincia.
“In Elián abbiamo un giovane di questi tempi, esemplare, modesto, allegro e responsabile come tanti che confermano la moltitudine giovanile di tutta l’Isola, orgogliosa della nostra storia e impegnata con questa. Questo momento č molto rappresentativo per la grande famiglia del nostro paese, perchč oggi Elián entra nelle fila della UJC ed e per quel bambino, quando aveva sei anni, sequestrato dalla mafia di Miami e reclamato dal padre in terra cubana, si č alzato tutto un popolo, dai pionieri ai piů anziani”, ha segnalato ancora la presidentessa della OPJM, che ha ricordato che fu lŕ che nacque la Battaglia delle Idee per tutti i bambini cubani.
“I militanti devono essere sempre allerta contro la dimenticanza e avere Maceo e il Che come esempio insostituibile, per affrontare con intelligenza, ottimismo e volontŕ di vincere le sfide del nostro tempo quando sono in gioco il salvataggio della cultura, l’identitŕ e la sopravvivenza del genere umano.
Diciamo a Fidel e a Raúl che con questa truppa agguerrita possono contare e che seguiremo il loro esempio e non li deluderemo mai”, ha detto Elián González Brotons, parlando a nome dei 18.000 ragazzi che hanno ricevuto la tessera di militante della UJC.
Elián ha aggiunto che in questo momento di allegria sanno bene d’assumere una grande responsabilitŕ e che ci sono grandi impegni da affrontare in ogni scuola, dove continueranno a studiare per diventare uomini preparati per quel che serve alla Patria.
“Ricevere la tessera non č uno stimolo per i nostri buoni risultati nella scuola media: č un impegno a continuare con sforzo e impegno quel che forgiarono per noi Maceo e il Che. Uno dei nostri compiti principali č reclamare la libertŕ dei Cinque, che sono vittime della politica crudele e aggressiva del governo nordamericano”, ha sottolineato ancora Elián.
Un momento speciale della cerimonia presieduta da Pedro Betancourt García, primo segretario del Partito a Matanzas, e da Julio Martínez Ramírez, primo segretario della UJC, č stata la consegna del libro “Fidel, Bolivia qualcosa di piů... Una visita storica al cuore dell’America Latina”, scritto da un gruppo di autori e con il prologo di Fidel.
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