I risultati ufficiali delle

elezioni generali

 

31 gennaio '08 - www.granma.cu (PL)

 

 

Il presidente Fidel Castro ed il primo vicepresidente, Raúl Castro, figurano tra i deputati eletti con il maggior numero di voti nelle scorso elezioni generali di Cuba.

 

I risultati finali ufficiali indicano che il presidente cubano ha totalizzato il 98,268 % dei voti, mentre Raùl, Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie, ha ottenuto il 99,372 %, risultando eletti deputati al Parlamento.

 

Altri storici dirigenti come i Comandanti Juan Almeida Bosque e Guillermo García Frias, sono stati eletti per far parte dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, insieme ad altri uomini e donne con elevati meriti e carisma tra la popolazione.

 

I dati ufficiali indicano che hanno votato 8.231.365 cubani, pari al 96,89% degli aventi diritto iscritti nelle liste elettorali.

 

Il municipio speciale Isola della Gioventù e le province de L'Avana e Granma hanno fatto registrare la maggiore affluenza alle urne.

 

A Città dell'Avana e Santiago di Cuba i più bassi livelli di affluenza, nonostante tutte le province si sono attestate al di sopra del 95%.

 

La maggiore quantità di schede valide è stata depositata nelle urne di Guantánamo, Granma e Santiago di Cuba. Il voto unito ha avuto le maggiori percentuali a Granma, Guantánamo e Las Tunas.

 

Lo scorso 20 gennaio sono stati eletti i 614 deputati al Parlamento e 1.201 delegati alle Assemblee Provinciali. Sabato 2 febbraio, dopo l’insediamento delle Assemblee nelle 14 province, saranno eletti i rispettivi presidenti, vicepresidenti e segretari.

 

Per il 24 febbraio è fissata la prima seduta del Parlamento cubano, quando i parlamentari, con voto segreto, eleggeranno i membri del Consiglio di Stato ed i principali incarichi: presidente, primo vicepresidente, cinque vicepresidenti ed un segretario.

 

 

Fidel Castro ha scelto il Voto unito
 

• Era l’elettore numero 20

 

21 gennaio '08 - www.granma.cu

 

Positive le elezioni

generali a Cuba

 

22 gennaio 2008 (AIN)

 

 

María Esther Reus, presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale, ha definito "un successo" le elezioni generali che si sono svolte a Cuba domenica 20, nella cui seconda fase hanno votato 8 milioni 832 mila cittadini, cioè il 96% degli aventi diritto.Positive le elezioni generali a CubaIl voto unito ha ottenuto il 91%, dicono i dati preliminari.Sono stati eletti tutti i deputati – 614 – al Parlamento e i 1201 delegati alle Assemblee Provinciali del Poder Popular proposti.Le schede bianche e nulle sono state il 3,73%; le annullate l’1,04.

 

Più di 8 milioni di

cubani alle urne

 

 

Nonostante la pioggia costante, la maggioranza degli elettori cubani è accorsa a votare per i candidati a deputati e delegati provinciali: un’ora prima della chiusura dei seggi la cifra dei votanti aveva superato gli 8,1 milioni di persone, cioè il 95% degli iscritti, ha informato María Esther Reus, presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale (CEN).

Più di 8 milioni di cubani alle urneMaría Esther Reus, che è Ministro di Giustizia di Cuba, ha detto che lo svolgimento delle votazioni si può considerare decisamente soddisfacente per l’entusiasmo della popolazione e la disciplina informativa di tutta la struttura elettorale.

Oggi lunedì 21 il CEN darà a conoscere i dati preliminari della votazione che includeranno la quantità di voti, validi, le schede bianche e le annullate e l’andamento del voto unito o del selettivo.

Ora le elezioni entreranno nella loro fase finale: la costituzione delle Assemblee Provinciali e della Nazionale, con l’elezione delle rispettive direzioni. Nelle province i delegati dovranno selezionare con voto segreto presidente e vicepresidente; nel caso del Parlamento i deputati eleggeranno il presidente, il primo vice presidente, i vicepresidenti, il segretario e gli altri membri del Consiglio di Stato.

 

Il presidente Fidel Castro ha esercitato il suo diritto di elettore con il voto unito ed ha inviato un messaggio ai cubani dell’occidente dell’Isola.

 

Un membro del seggio elettorale dove doveva votare Fidel è andato nel luogo dove trascorre la sua convalescenza ed ha ricevuto il suo voto.

 

" Venti freddi proveniente dal nord accompagnati da una pioggerella nella regione occidentale vogliono cospirare contro le nostre elezioni", ha scritto Fidel nel messaggio letto ai presenti, nel seggio elettorale.

 

"Io ho votato, ma non mi sono bagnato. Ho dato il Voto Unito per coscienza. Alle 8 di mattina già il 205 dei votanti aveva esercitato il suo diritto al voto. Mostreremo al mondo la nostra coscienza e la nostra cultura, nella zona occidentale del paese" ha scritto il leader rivoluzionario.

 

I cubani hanno eletto i deputati dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular e i 1201 delegati delle 14 Assemblee Provinciali del Poder Popular.

 

Il nuovo parlamento, la cui sessione si svolgerà il prossimo 24 febbraio eleggerà 31 membri del Consiglio di Stato, la massima rappresentazione statale, che sceglieranno il presidente e il vice presidente.

 

Inoltre selezioneranno altri cinque vicepresidenti e il segretario dell’organismo.

 

I legislatori voteranno inoltre per il presidente, vicepresidente e segretario della Assemblea Nazionale e designeranno i membri delle 10 Commissioni permanenti di questo Foro. Le 14 Assemblee Provinciali del Poder Popular nelle loro riunioni costitutive eleggeranno Presidente, vicepresidente e segretario.

 

Raúl è stato il primo a

votare nel suo seggio

 

21 gennaio '08 -J.M.Blandino www.granma.cu

 

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz è stato il primo a votare nel Seggio Elettorale n. 3, Circoscrizione 107, Distretto Elettorale n. 1, del municipio avanero Piazza della Rivoluzione.

"Questa volta vi ho tolto il posto!", ha detto ironico Raúl a Ladislado Bencomo, Caridad Lemagne e Israel Hernández, tradizionalmente i primi componenti del CDR (Comitati di Difesa della Rivoluzione) n. 3 a depositare la scheda nelle urne. I tre hanno risposto che, l’essere preceduti da una persona così amata e affettuosa, è un motivo di onore e allegria.

 

Laudis Pérez, presidentessa del Seggio Elettorale, ha consegnato al ministro delle FAR (Forze Armate Rivoluzionarie) il riconoscimento per essere stato il primo elettore a votare, chiedendo di trasmettere al Comandante un fortissimo abbraccio con l’augurio di un pronto recupero. Raúl ha risposto che l’avrebbe fatto nella stessa giornata di ieri. "Continua recuperandosi, ha una grande forza di volontà", ha detto prima di andare via.

 

Già per la strada, fuori dal seggio, il Secondo Segretario del Partito ha avuto un breve scambio di battute con i giornalisti nazionali ed esteri presenti.

 

Alla domanda sul significato delle elezioni ha risposto che è molto importante eleggere il nuovo Parlamento in una tappa complessa, nella quale bisogna affrontare, poco a poco, differenti situazioni e grandi decisioni.

 

Circa la data di costituzione della nuova Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular (parlamento) Raùl ha reso noto che sarà il prossimo 24 febbraio. Inizialmente vi era l’ipotesi di un’altra data, però il 24 febbraio fu proclamata la costituzione e l’inizio della Guerra d’Indipendenza. "E’ un buon giorno", ha concluso.

 

Ad un corrispondente di un’agenzia di stampa straniera che gli ha domandato dei possibili accordi che adotterà il Parlamento nella sua prima sessione, Rául ha risposto che tuttavia non poteva sapere se era eletto deputato. Ha spiegato che la sua intenzione era di visitare nuovamente l’oriente dell’Isola, però non era stato possibile. "Andrò al municipio Segundo Frente dove sono stato eletto tradizionalmente".

 

"Ho fatto questo lavoro per Fidel – ha ricordato – alcune settimane fa per due giorni, però per motivi di lavoro non sono potuto andare al municipio dove tradizionalmente mi hanno eletto. Non ho fatto nulla di male – ha detto in tono scherzoso – ho visitato il collegio, ho relazioni molto buone, sono soliti votare per me e spero mi eleggano".

 

Riferendosi al Comandante in Capo ha detto "Sta scrivendo molto, so che sta scrivendo quasi simultaneamente quattro nuove Riflessioni. Sta bene, si incontra in ottima salute soprattutto mentalmente, come dico io, è una potenza mentale".

 

Gli errori sono da addebitarsi all'imperizia del traduttore

 

Comprovato l'ingranaggio elettorale

Il prossimo 20 gennaio più di otto milioni di cubani potranno recarsi alle urne

 

14 gennaio '08 - M.Julia Mayoral www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

La prova dinamica del dispositivo elettorale ha dimostrato che

Le elezioni mostrano un rinnovamento generazionale, dichiara l’ambasciatore cubano in Italia

 

16 gennaio

 

Roma (RHC-ANSA) L’ambasciatore di Cuba a Roma, Rodney López Clemente, ha evidenziato che le elezioni generali cubane di domenica prossima, mostrano una rinnovazione generazionale nella direzione dello Stato, con oltre il 60% di candidati nati dopo il trionfo delle Rivoluzione.

López Clemente ha spiegato che dei 614 candidati alla carica di deputato, 374 sono nati dopo il 1959 e 134 erano appena bambini, dati che si possono aggiungere al fatto che oltre il 60% dei seggi del massimo organo legislativo saranno rinnovati.

Il diplomatico cubano ha evidenziato che la presenza femminile tra i candidati al Parlamento supera il 40% e che il 78% ha un livello d’istruzione universitaria.

In un’intervista Rodney López ha illustrato il processo elettorale cubano come sistema di democrazia partecipativa nel quale non si spende un solo centesimo per farsi eleggere e che che il voto è volontario.

"Questo è il nostro sistema per eleggere" ha commentato l’ambasciatore cubano a Roma, magari non sarà perfetto, ma è il sistema che Cuba ha scelto per le sue elezioni.

 

(Fonti: RHC, AIN, GRANMA, TRABAJADORES, JUVENTUD REBELDE, PL, REUTER, EFE, IPS, ANSA, AFP, XINHUA, TASS, DPA, AP / Traduzione: Granma Int.)

 nell'immensa maggioranza dei collegi sono create le condizioni per propiziare la partecipazione dei cittadini nei suffragi per i candidati a deputati e delegati provinciali del Potere Popolare, questo 20 gennaio.

María Esther Reus, presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale (CEN), ha informato la stampa che durante l'accertamento sono stati attivati  i 38353 collegi e solo in 1554 (4%), ci sono stati contrattempi di distinta indole.

Gli inconvenienti più comuni sono stati causati da mancanze nel trasporto, mancanza di assistenza di alcuni membri dei seggi elettorali ed inadeguata connettività telefonica. La Ministra della Giustizia ha incluso tra le irregolarità la carenza di chiavi per aprire i seggi all'ora indicata, mancanza di urne ed assenza di messaggeri.

Facendo attenzione a questi problemi, ha valutato positivamente i risultati della prova dinamica, perché ha raggiunto il suo obiettivo di rivelare le insufficienze, una settimana prima delle votazioni. Ha inoltre precisato che specialisti di ETECSA già lavorano nel miglioramento delle comunicazioni telefoniche nei posti dove si sono riscontrate difficoltà.

Ha segnalato, inoltre, che la CEN ha appena coordinato con l'Industria Basilare misure addizionali per non intorpidire i lavori elettorali causati da interruzioni elettriche.

Come annunciato, durante questa settimana — i giorni 14 e 16 gennaio — si eseguirà una prova specifica al sistema automatizzato di processamento e trasmissione di dati, basato nell'applicazione Elena 2; un programma creato da tecnici cubani e che sarà usato per la prima volta il 20 gennaio.

PRECISAZIONE OPPORTUNA

La presidentessa della CEN ha sollecitato aiuto ai mezzi stampa per chiarire quanto stabilito in relazione con l'iscrizione eccezionale (IE). Ci preoccupa, ha detto, che gli elettori possano fraintendere questa facilità; perché ognuno dovrà esercitare il suo diritto nel collegio di abitudine, dentro la prppria circoscrizione. Solo in casi estremi, ha avvertito, potranno farlo in un luogo diverso.

Nel momento di votare, ha esemplificato, considereremo in situazione eccezionale i passeggeri in transito da una provincia ad un'altra, coloro per questione d'orario non avranno possibilità di andare al proprio collegio prima di prendere l'autobus. L'IE potrà anche essere usata da persone che stiano fuori dalla loro località per ragioni produttive e di prestazione di servizi, in compiti relazionati con le elezioni o in ospedali di carattere nazionale.