17 dicembre '08 -  www.granma.cu (PL)

 

Cuba in otto pagine, vista dalla UNESCO
La povertà manifesta nei paesi in via di sviluppo non esiste in Cuba, scrive l’agenzia della ONU

 

 

Un ampio dossier della UNESCO dedicato al 60º anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, include in una delle sue pubblicazioni otto pagine dedicate alle conquiste sociali in educazione e scienza di Cuba.

 

La rivista SHS Views dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), con il titolo “Focus su Cuba”,

 

presenta un’analisi dettagliata delle conquiste fatte nell’Isola in questi settori, oltre a segnalare le statistiche del 2007, con il 99,8% e del 100% della popolazione in generale e dei giovani in particolare, con la capacità di leggere e scrivere, riferisce l’incidenza del passaggio recente di due terribili uragani. L’articolo è illustrato con fotografie di bambini e giovani cubani ed è stato scritto pochi giorni prima del passaggio del terzo ciclone (Palma) e si riferisce a Gustav ed Ike, come freno allo sviluppo della nazione dei Caraibi.

 

In Cuba la figura di Che Guevara è un simbolo che percorre l’Isola come un’ispirazione del sogno realizzato d’uguaglianza e giustizia per tutti, nonostante, segnala, il blocco economico che mantengono da cinque decenni gli Stati Uniti.

 

Al punto di compiere 50 anni di Rivoluzione, i cubani mostrano impressionanti passi avanti in materia d’educazione, sviluppo sociale e scientifico, al punto che più d’una pubblicazione degli Stati Uniti lo riconosce, segnala SHS Views.

 

La rivista Science ha ammesso lo scorso 17 ottobre che la comunità scientifica degli Stati Uniti potrà beneficiarsi dell’alto livello di scienza sviluppato in Cuba, commenta la pubblicazione UNESCO.

 

Per dare forza ai suoi argomenti  comunica che nell’Isola sono registrati 200000 giovani come studenti universitari che studiano scienze sociali nel corso 2008/2009,  basandosi su investigazioni che comprendono anche varie entità finanziarie, senza relazioni dirette con L’Avana.

 

È evidente che la povertà manifesta nei paesi in via di sviluppo non esiste in Cuba, sostiene.