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Gli Stadi Uniti negano i
diritti agli omosessuali Si oppongono alla Dichiarazione dell'ONU |
23 dicembre '08 - www.granma.cu
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Nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’Assemblea Generale ha approvato una misura storica che appoggia i diritti degli omosessuali in tutto il mondo.
Giovedì 18, 66 paesi hanno votato a favore d’una Dichiarazione che esige la depenalizzazione dell’omosessualità e l’uguaglianza dei diritti per omosessuali e transessuali.
La maggior parte dei voti a favore sono stati dell’Europa e l’America Latina. Il governo di Bush non ha accettato la misura, come la Russia, il Vaticano, la Cina e altri Stati arabi.
Maxime Verhagen, Ministro degli esteri olandese ha criticato la posizione degli Stati Uniti d’America ed ha detto : "Quello che vogliamo dire è che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani significa che la si deve applicare alle persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Non stiamo dicendo che la gente deve comportarsi come certe persone fanno; non stiamo dicendo che dobbiamo adottare certi stili di vita.
Quel che vogliamo dire è che non si deve usare questo come scusa per discriminarli, per violare i loro diritti umani o per punirli. Per questo speriamo che gli Stati Uniti siano il prossimo paese che appoggerà questa Dichiarazione" ha sottolineato.
Il governo di Bush sostiene che si è opposto alla misura perchè si potrebbe interpretare come una revoca delle proibizioni statali dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Questa Dichiarazione è la prima letta nell’Assemblea Generale della ONU sui diritti degli omosessuali.
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