8 febbraio '08 www.granma.cu (PL)

 

GUANTANAMO

Gli USA ammettono l’esistenza di un’altra prigione clandestina, Camp 7, destinata ad isolare presunti leader di Al-Qaeda e della resistenza afgana

 

 

Gli Stati Uniti hanno ammesso per la prima volta l’esistenza di un campo di massima sicurezza super segreto nell’illegale Base Navale di Guantánamo.

 

Il capo del centro di detenzione, Mark Buzby, ha detto che l’installazione denominata Camp 7 è destinata ad isolare presunti leader dell’organizzazione Al-Qaeda e della resistenza afgana.

 

In questo carcere occulto sinora, sono rinchiuse 15 persone definite "prigionieri d’alto valore", 14 trasferiti direttamente da prigioni segrete della CIA, ha dettagliato PL.

 

Il militare ha descritto il luogo come una dipendenza d’alta sicurezza destinata ad impedire il contatto dei reclusi con altri detenuti, un luogo "ben protetto contro presunti attacchi terroristi.

 

Il massimo responsabile degli interrogatori nelle prigioni della Base, Paul Rester, ha detto che a Camp 7 si cercano informazioni in accordo con le necessità operative esistenti.

 

"È un’area a cui pochi hanno accesso e della quale non vogliamo sapere", dicono gli ufficiali e i dirigenti della Base.

 

La rivelazione coincide con le dichiarazioni del direttore della CIA, Michael Hayden, che ha ammesso l’applicazione a vari detenuti del metodo di tortura noto come waterboarding (immersione nel liquido).

 

Da Baghdad intanto è giunta la notizia della morte di un altro militare del Pentagono, che si somma agli altri 46 già morti dall’inizio dell’anno in Iraq, da aggiungere al totale di 3.950 dall’inizio dell’occupazione del marzo del 2003.