19 giugno '08 - www.granma.cu (PL)

GUANTANAMO

Nuove prove di torture commesse dagli Stati Uniti

 

 

Le valutazioni cliniche fatte ad ex reclusi nelle prigioni in Iraq, in Afghanistan e nella base navale di Guantánamo, hanno rivelato le sequele lasciate dalle torture ricevute per mano dei militari statunitensi, ha riportato l’entità Medici per i Diritti Umanai (PHR, in inglese).

 

La relazione della  ONG dice che le analisi fatte a questi individui dimostrano i colpi, i maltrattamenti e le sequele delle scariche elettriche e della privazione del sonno, con altri abusi inflitti.

 

Siamo di fronte a nuove prove dei crimini di guerra commessi  dall’amministrazione del presidente George W. Bush, ha assicurato il generale ritirato dell’esercito Antonio Tabuga, che ha scritto la prefazione del documento elaborato da PHR.

 

Gli specialisti hanno esaminato 11 persone già detenute ad Abu Ghraib e nell’illegale carcere di  Guantánamo, che si trova in un’area  occupata dagli USA contro la volontà del governo e del popolo cubani.

 

“Abbiamo trovato tracce indiscutibili di torture fisiche e psichiche che hanno provocato danni duraturi in alcune vittime”, ha affermato il medico Allan Keller, uno dei partecipanti alle analisi.

 

Nella relazione i medici citano il caso di un uomo chiamato Yasser che mostra nelle dita le cicatrici provocate dalle scariche elettriche e inoltre riferiscono i disordini nervosi sofferti da Rahman, dopo le umiliazioni sessuali sofferte durante la reclusione.

 

Queste persone sono state liberate senza la presentazione di accuse e questo costituisce un’altra ingiustizia commessa dagli Stati Uniti, ha concluso PHR, un gruppo umanitario che ha sede in Massachusetts.

 

La divulgazione dell’investigazione chiamata “Leggi violate, vite spezzate” coincide con i lavori del Comitato dei Servizi Armati del Senato che sta investigando sui metodi violenti degli interrogatori praticati dagli Stati Uniti.