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GUANTANAMO I prigionieri ricevuti dai paesi europei |
24 dicembre '08 - www.granma.cu (AIN)
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Vari paesi europei stanno valutando di "ricevere" i prigionieri della base navale statunitense di Guantánamo, ubicata illegalmente nel sud-est di Cuba, come gesto di buona volontà verso il presidente eletto Barack Obama, si legge nel quotidiano The Washington Post di martedì 23.
La nota del giornale sostiene che questa politica sarà un cambiamento da parte dei governi che non hanno mai accettato di ricevere i detenuti di Guantánamo durante l'attuale amministrazione di George W. Bush, che ha provocato il problema che ora Obama, a quanto sembra, vuole risolvere, ha commentato Karsten Voigt, funzionario del ministero degli Esteri tedesco.
Sono almeno sei i paesi europei che analizzano la questione, anche se solo Germania e Portogallo li hanno affermato pubblicamente.
I rappresentanti di queste due nazioni europee hanno segnalato che Barak Obama non desidera discutere il tema sino a quando non assumerà la presidenza nordamericana, il 20 gennaio del 2009.
Durante la sua campagna elettorale e dopo la sua elezione, Obama ha promesso ripetutamente che chiuderà il carcere di Guantánamo, territorio occupato contro la volontà del governo e del popolo cubani.
Il Post ha pubblicato che il ministro degli Esteri portoghese, Luis Amado, ha sottolineato il tema, sinora trattato in discussioni private, in una lettera inviata ai suoi colleghi dell'Unione Europea (UE) nella quale si specifica che il tema sarà discusso durante la riunione dei ministro degli Esteri del mese di gennaio.
La prigione di Guantánamo è motivo di forte condanna dell’opinione pubblica negli Stati Uniti e nel resto del mondo, dopo le rivelazioni sulle torture praticate ai detenuti e la mancanza di legalità nel trattamento dei i prigionieri, dato che Washington rifiuta di considerare i reclusi come prigionieri di guerra, li definisce combattenti nemici, e li mantiene al di fuori della giurisdizione dei tribunali civili.
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