Gli avvocati di un prigioniero canadese recluso nella base navale di Guantánamo hanno diffuso in questo paese il video di un interrogatorio a cui è stato sottoposto un presunto terrorista, nel quale si possono apprezzare gli effetti di una prolungata prigionia.

 

Nel materiale il cittadino di Toronto, Omar Khadr, appare piangendo disperatamente mentre mostra cicatrici di ferite provocate durante la sua cattura in Afghanistan, nel luglio del 2002, quando aveva solo 15 anni.

 

Khadr ha assicurato ai suoi intervistatori d’essere stato vittima di torture in Afghanistan inflitte dai militari del Pentagono, prima d’essere inviato nell’ottobre del 2003 a una cella di Guantánamo.

 

L’interrogatorio diffuso è stato realizzato da un membro dei servizi segreti del Canada, che ha visitato con questo obiettivo il carcere di Guantánamo, territorio occupato da Washington contro la volontà del governo e del popolo di Cuba.

 

Il video, originalmente catalogato come Segreto/Non per Stranieri, dal Pentagono, dura sette ore e mostra quattro giorni di lavoro con il detenuto, uno dei 270 confinati in questa installazione con la definizione di combattente nemico.

 

L’amministrazione del presidente George W. Bush attribuisce a Khadr la responsabilità della morte di un militare nordamericano nell’operativo che terminò con la cattura del giovane.

 

Questo è il primo video pubblico relazionato agli interrogatori a Guantánamo, dove gli individui confinati sono reclusi da anni senza processi.

 

Di recente il primo ministro canadese Stephen Harper, a proposito del caso di Khadr, ha scartato di sollecitare agli USA il rimpatrio del prigioniero, così come hanno fatto tutti i paesi occidentali che in qualche momento hanno avuto un proprio cittadino recluso in questa illegale prigione.