6 agosto '08 - www.granma.cu

 

Messaggio al

Comandante in Capo

 

 

La Delegazione Olimpica Cubana presente in questo fraterno paese, come il resto dei suoi membri che si preparano in altri luoghi per quest’appuntamento estivo, siamo informati delle sue ultime Riflessioni, ricevute come conferma della sua permanente attenzione verso il movimento sportivo cubano.

 

Le  trasmettiamo  che  a  pochi  giorni  dall’inizio dei  XXIX

Fidel ha inviato un messaggio di stimolo e di sostegno agli olimpici cubani

 

PL - Il presidente del Comitato Olimpico Cubano (COC), José Ramón Fernández, che è appena giunto in Cina, ha portato un messaggio del leader della Rivoluzione, Fidel Castro, inviato agli atleti che competeranno a Pechino-2008. 

Fernández, appena arrivato al Villaggio Olimpico ha incontrato i membri della delegazione cubana e ha trasmesso il messaggio d’appoggio  e stimolo di Fidel.  Gli atleti che non hanno avuto la piccola targa ricordo di Fidel perchè si stavano allenando all’estero, la riceveranno proprio a Pechino.

Il titolare del COC ha esortato gli atleta a mantenere la disciplina e ad approfittare al massimo degli allenamenti, sottolineando la preparazione psicologica prima delle gare: “Per le quali è necessaria la massima concentrazione  per poter ottenere le medaglie che il popolo si aspetta da voi”, ha detto.

Erano con Fernández,  Christian Jiménez, titolare dell’Istituto Cubano dello Sport (INDER), e Carlos Miguel Pereira, ambasciatore di Cuba In Cina.

Giochi Olimpici, abbiamo provato il sano orgoglio di che Lei è al corrente, nella sua mente e nel suo cuore, di come ci stiamo preparando per affrontare la sfida di una buona prestazione, ispirati al suo esempio e sicuri che sarà insieme a noi in ogni uscita agli scenari delle competenze.

Nel mezzo di un rapido adattamento al fuso orario di questa parte del mondo, i suoi messaggi hanno moltiplicato l’unità, il senso dell’impegno ed il patriottismo che caratterizza questa delegazione atletica, erede del messaggio di lotta che genera tante dimostrazioni di simpatia e stima dell’adesso anfitrione Repubblica Popolare Cinese.

 

E’ un onore per noi confermarle che siamo disposti a ritornare con lo scudo e se necessario sopra lo scudo, fedeli al popolo di cui siamo figli e coscienti dell’allegria che possiamo tributare a Lei, a Raúl, ad ognuno dei nostri compatrioti e ai fratelli Antonio, Fernando, Gerardo, Ramón e René che, nonostante sono ingiustamente prigionieri delle carceri dell’impero, sappiamo saranno molto attenti alle prestazioni di ognuno di noi, specialmente quella della squadra di baseball, che adesso ha un nuovo stimolo per raggiungere la vittoria, ci riferiamo all’eroica prestazione della squadra giovanile, che ha partecipato al Mondiale svoltosi a Edmonton.

 

Competeremo con lo stesso spirito indomabile dell’Esercito Mambí del ’68 e del ’95, tradizione di combattimento innalzata dall’Esercito Ribelle nella guerra di liberazione e che mantengono e manterranno le nostre invitte Forze Armate Rivoluzionarie. 

 

Con quest’ispirazione ed esempio competeremo e conquisteremo le medaglie d’oro che il nostro popolo e Lei aspettano.

 

Comandante, conti con la nostra dignità, passione senza limiti e convinzione della vittoria. Grazie per il suo esempio.

 

Delegazione Cubana

6 agosto 2008

 

28 luglio '08 - www.granma.cu

 

 

Il messaggio di Fidel alla
 

Delegazione Olimpica

 

 

 

Il leader della Rivoluzione, Fidel Castro, ha inviato un messaggio agli sportivi cubani che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, dall’8 al 24 agosto prossimi.

 

Il messaggio è stato letto e consegnato a tutti gli atleti dell’Isola dal presidente del Comitato Olimpico cubano José Ramón Fernández, in una cerimonia che si è svolta nell’aeroporto internazionale  José Martí, de L’Avana, poco prima della partenza per Pechino della maggior parte degli atleti nazionali.

 

Il messaggio dice:

 

“A tutti gli abnegati atleti della nostra Delegazione Olimpica:

si devono vincere la distanza e il cambio del fuso orario, dimenticare il pubblico e lo scenario, concentrasi e fare quello che voi sapete bene come fare.

Non dimenticare mai che nel vostro petto portate l’onore di un popolo.

La consegna dell’atleta cubano è come quella degli antichi spartani.  

O con lo scudo o sopra lo scudo

Patria o Morte.

Vinceremo, 

 

Fidel Castro Ruz

19 luglio 2008

 

18 aprile '08 - www.granma.cu

 

Raúl consegna la bandiera alla

 

delegazione cubana ai Giochi Olimpici

 

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro, presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha consegnato la bandiera nazionale alla delegazione sportiva cubana che gareggerà a Pechino.

 

La cerimonia si è svolta nella sede del Consiglio di Stato, all’Avana, alla presenza di una delegazione dei quasi 160 atleti che difenderanno i colori nazionali nella capitale cinese, dove competeranno in 16 delle 28 discipline convocate, ha informato l’Agenzia Nazionale d’Informazione.

 

L’alfiere della delegazione della maggiore delle Antille è il lottatore Mijain López, campione mondiale dei 120 chili della lotta grecoromana nella città russa di Bakú 2007, scortato dai campioni mondiali e panamericani Yoanka González, ciclismo, e Yohandrys Hernández, sollevamento pesi.

 

Unitamente a Raúl, che è anche Secondo Segretario del Partito Comunista di Cuba, erano presenti il primo vicepresidente José Ramón Machado Ventura, José Ramón Fernández, presidente del Comitato Olimpico Cubano, Christian Jiménez, presidente dell’Istituto Nazionale di Sport, Educazione Fisica e Ricreazione, ed altri dirigenti e glorie sportive dell’Isola.
 

 

15 aprile '08 - www.granma.cu (AIN)

 

 

Ricardo Alarcón: le Olimpiadi di

 

Pechino saranno le migliori

 

 

Le prossime Olimpiadi di Pechino saranno le migliori e la più chiara festa dello sport, della pace e dell’amicizia tra i popoli, ha detto Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular.

 

Inaugurando il III Seminario di Scambi in Scienze Sociali Cuba – Cina, Alarcón ha precisato che l’Isola condanna con tutta l’energia la volgare campagna che vuole danneggiare lo svolgimento dei Giochi Olimpici.

 

"Anche se reiterate le loro menzogne non potranno modificare il fatto che il Tibet è sempre stato parte della Repubblica Popolare Cinese da secoli, molto prima del sorgere degli attuali Stati nazionali d’occidente", ha ricordato ed ha segnalato che viviamo in un’epoca complessa e contraddittoria, nella quale la Cina e Cuba hanno uno spazio comune, che potranno occupare sino a quando saranno capaci di attuare con spirito critico e creatore, approfondendo le conoscenze teoriche. Appropriandoci delle conquiste della scienza e della tecnica, realizzeremo i nostri obiettivi", ha detto Alarcón, esortando ad assumere tutto ciò che è valido, utile e nobile della cultura universale e che s’inserisce nell’impegno socialista dei due Stati.

 

Il dottor Wang Weiguang, vicepresidente esecutivo dell’Accademia delle Scienze cinese, è stato insignito con la Categoria d’Investigatore Collaboratore della Repubblica di Cuba.

 

Erano presenti alla cerimonia Fernando Remírez de Estenoz, capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Armando Hart Dávalos, Direttore dell’Ufficio Nazionale del Programma Martiano e Fernando González Bermúdez, ministro in funzione del Ministero di Scienza Tecnologia e Medio Ambiente (CITMA).

 

 

15 aprile '08 - www.granma.cu

 

Gli USA sono i promotori della

campagna contro la Cina

Denuncia il Presidente del Comitato Olimpico Cubano

 

 

Il presidente del Comitato Olimpico Cubano, José Ramón Fernández, ha denunciato che gli Stati Uniti stanno guidano la campagna contro la Cina, finalizzata ad ostacolare l’organizzazione dei prossimi Giochi Olimpici.

 

Fernández, durante il discorso d’apertura della IV Olimpiade dello Sport Cubano, ha affermato che «da alcuni mesi è in corso una feroce campagna per boicottare i Giochi Olimpici di Pechino e di danneggiarli in differenti modi. I promotori di tutto ciò, gli Stati Uniti, sono gli stessi che pretendono compromettere le più sacre aspirazioni degli atleti, protagonisti principali dell’appuntamento».

 

Fernández ha ribadito l’appoggio di Cuba alla Cina, ricordando che durante l’Assemblea dei Comitati Olimpici Nazionali, realizzata lo scorso aprile a Pechino sotto gli auspici del COI, «I 205 Comitati Olimpici del mondo hanno sancito all’unanimità il sostegno ai Giochi, respingendo ogni intromissione al diritto della Cina di celebrare giochi brillanti e preparati con attenzione».

 

«Durante la discussione e l’analisi di questo tema, decine di presidenti dei Comitati Olimpici Nazionali hanno proclamato con fermezza la loro difesa ai Giochi, di fronte alle azioni che feriscono i più sani ideali sportivi, difendendo il diritto del popolo cinese di compiacersi dei Giochi senza nessun tipo di pressione», ha aggiunto.

 

Fernández, che anche vice presidente del Consiglio dei Ministri, ha confermato, inoltre, l’appoggio del governo di Cuba che ha “come posizione di principio appoggiare il diritto della Cina a celebrare le Olimpiadi di Pechino 2008, senza nessuna interferenza».

 

Alcuni paesi d’Europa «hanno considerato il boicottaggio di alcune attività durante i Giochi… sono quelli che rimangono in un complice silenzio davanti ai ripudiabili attivi di cui oggi sono vittime molti popoli del mondo o inventano presunte minacce terroristiche per nascondere i veri pericoli che affronta l’umanità», ha aggiunto Fernández.

 

Per Cuba le norme stabilite dalla carta olimpica sono aliene all’attività politica.

 

ATLETI CUBANI APPOGGIANO I GIOCHI

 

A Cuba, alla voce di Fernández si sono uniti vari campioni olimpici come Alberto Juantorea, campione a Montreal ’76 (400 e 800 metri), che ha condannato “qualsiasi azione” che cerchi di fare ombra od ostacolare i Giochi del prossimo agosto.

 

Il vicepresidente dell’INDER ha ricordato “l’impegno dei cubani affinché Pechino sia una degna sede”.

 

Javier Sotomayor, campione olimpico nel 1992 e detentore del record mondiale di salto in alto, ha commentato che “non c’è diritto a fare ombra su un appuntamento dove ci cerca la fratellanza, la pace e l’armonia tra i popoli”.

 

Sotomayor, attuale componente della commissione cubana della disciplina, ha dichiarato che “ogni giorno mi compiaccio del mio record mondiale ed ho cari ricordi delle due vittorie nei mondiali, ma salire sul podio olimpio è l’avvenimento più importante nella carriera di uno sportivo”.

 

Ivan Pedroso, medaglia d’oro di salto in lungo alle olimpiadi del 2000, ha dichiarato che “è sempre lo stesso, cercano di mischiare lo sport con la politica, ricercando qualsiasi cosa per fare ombra sulla competizione che è il sogno d’ogni atleta”.