Dichiarazione del

 

Governo Rivoluzionario

 

 

 

Cuba esprime il suo totale appoggio agli sforzi della Repubblica Popolare Cinese per garantire il successo delle Olimpiadi e condanna i tentativi di far fallire questo impegno.

 

Da quando il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso nel 2001 di concedere a Pechino la sede dei Giochi Olimpici dell’anno 2008, il Governo e il popolo della Repubblica Popolare della Cina hanno assunto con insuperabile spirito sportivo e grande responsabilità la loro organizzazione, senza tralasciare risorse o sforzi ed hanno accettato numerosi suggerimenti, adottando decisioni adeguate per garantire le migliori condizioni per il soggiorno dei partecipanti alle Olimpiadi. 

 

La decisione di scegliere come  sede la Repubblica Popolare della Cina costituisce un riconoscimento al suo indiscutibile prestigio, al livello raggiunto nello sport e al suo lavoro a favore del movimento sportivo internazionale.

 

Il Governo di Cuba condanna con tutta l’energia i tentativi d’organizzare una crociata per far fallire questo nobile impegno, tentativi dietro ai quali si nascondono motivazioni politiche.

 

Questa campagna costituisce anche un’aggressione contro il Movimento Olimpico Internazionale.

 

Ugualmente Cuba esprime il suo riconoscimento e il suo totale appoggio agli sforzi della Repubblica Popolare della Cina per garantire il successo dei Giochi Olimpici.

 

Si sta sviluppando una campagna mediatica manipolata, assecondandola ad azioni che vogliono minare la fiducia internazionale nelle capacità del governo della Cina nel compimento degli impegni assunti, e a  questo si sommano i recenti fatti di taglio separatista avvenuti in Tibet, che hanno provocato morti e incalcolabili perdite materiali.

 

È evidente che questi disturbi sono stati organizzati e promossi dall’estero.

 

Per Cuba è rivelatore il ruolo svolto dalla detta Radio Asia Libre, principale portavoce dell’attuale campagna mediatica contro la Cina, i cui patrocinatori sono gli stessi che difendono chi attizza  il separatismo in territorio cinese.

 

Le aggressioni di cui sono state oggetto 19 ambasciate e consolati cinesi in 16 paesi, costituiscono un gravissima violazione allo spirito e alle parole della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari.

 

Il Governo di Cuba esprime la sua ferma opposizione a qualsiasi tentativo d’immischiarsi negli affari interni della Cina o d’attentare contro la sua sovranità e integrità territoriale.

 

Inoltre si esortano l’opinione pubblica e la comunità sportiva a difendere i nobili ideali che hanno ispirato lo spirito olimpico.

 

L’Avana, 22 marzo 2008