DICHIARAZIONE DEL GOVERNO RIVOLUZIONARIO

 

 

Il Governo della Repubblica di Cuba accoglie con soddisfazione la volontà espressa dai paesi che integrano il Gruppo di Río  di far entrare Cuba nel gruppo stesso. Cuba entra nel Gruppo in esercizio della vocazione unitaria di José Martí, quando, parlando di Nuestra América, dichiarò: “È l’ora della verifica e della marcia unita e dobbiamo andare in un gruppo stretto come l’argento alle radici delle Ande”.

 

I tentativi d’isolare Cuba contro la volontà dei popoli latinoamericani e dei Caraibi, sono rimasti indietro, sono di anni fa e oggi si respira nel nostro continente un nuovo ambiente in difesa degli interessi legittimi dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi, con una nuova volontà d’integrazione, per trasformarla, dal Fiume Bravo alla Patagonia, nella Patria Grande a cui aspiravano tutti nostri grandi Eroi.

 

Oggi tutti condividiamo il rispetto del Diritto Internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, e respingiamo uniti l’ingerenza nei temi interni degli Stati, condanniamo uniti l’aggressione, la minaccia, l’uso della forza, l’utilizzo di misure coercitive unilaterali con il fine d’impedire agli Stati l’esercizio del loro diritto di scegliete il proprio sistema politico, economico e sociale.

 

Per questo l’ampliamento del Gruppo di Río, per renderlo più rappresentativo della regione, è un passo positivo nel cammino verso una piena incorporazione a questo meccanismo delle nazioni dei Caraibi, con le quali Cuba e disposta a cooperare.

 

Il nostro paese esprime la sua gratitudine a tutte le nazioni che hanno promosso la sua entrata nel Gruppo.

 

Oggi sono più che mai vigenti le parole dette dal Comandante in Capo il 16 novembre del 1999, quando affermò: “Il mondo difficile e complesso che ci sta crollando addosso, nel quale si giocano l’integrità e la sopravvivenza dei nostri paesi, potrà essere sopportato solamente dalle schiene solidamente unite di tutti i nostri popoli”.



L'Avana, 13 novembre 2008