Della legge de

"ajuste" cubano

16 maggio '08 - A.Gomez www.granma.cu (Cubadebate)

Questa legge s’inserisce all’interno della politica di aggressione permanente mantenuta, da quasi mezzo secolo, dai governi degli Stati Uniti contro il popolo Cubano.

La giustificazione politica, in questo paese, è stata che i governi degli Stati Uniti hanno l'obbligo morale di offrire rifugio a quei cubani che fuggono, per qualsiasi via, dalla "feroce tirannia comunista che opprime i cubani".

Se fosse così, se per uno dei Misteri di Dio, i governi degli Stati Uniti si vedono moralmente obbligati con tutti i cubani che hanno voluto e vogliono emigrare da Cuba, perché, invece di obbligarli ad utilizzare avventurose opzioni, come sono, la traversa del mare da Cuba alle coste della Florida, o lo scalo via mare da Cuba all'America centrale o al Messico, o altre traversate via mare, o di inventare qualsiasi altra maniera di arrivare in territorio statunitense, gli Stati Uniti non acconsentono, invece di concedere annualmente 20mila visti di immigrante ai cubani, attraverso la Sezione di Interessi all'Avana, di concedere annualmente 50mila o 60mila visti attraverso la Sezione di Interessi?

Cosa impedisce ai governi degli Stati Uniti a concedere annualmente questi, o anche più, visti di immigrante a tutti quei cubani che vogliono venire a vivere negli Stati Uniti, se è che esiste questo obbligo morale con loro?  Questa opzione garantirebbe un viaggio sicuro agli eventuali immigranti cubani, specialmente per i loro figli minori, e il controllo delle frontiere per le autorità statunitensi.

Questa opzione eliminerebbe l'incalcolabile numero di morti ed altre disgrazie che sono conseguenze dirette della legge di "ajuste" cubano.  Eliminerebbe, inoltre, i rischi inerenti alla sicurezza di questa società, e della nazione, dovuto alla libera entrata illegale di persone indesiderabili, come sono assassini, violentatori, ladri, scansafatiche ed altri antisociali, senza dimenticarci delle spie del governo cubano, che certamente entrano in questo paese, e vivono tra noi, accolti dalla benevolenza della legge di "ajuste" cubano.

Allora, perché no? Perché né i governi degli Stati Uniti, né i loro fantocci della dirigenza controrivoluzionaria cubano-americana di Miami, né i ragazzini e le ragazzine della stampa, libera naturalmente, di Miami lanciano quest’altra opzione?

Suppongo che sia perché il vero proposito della legge di "ajuste" cubano non è il racconto dell'obbligo morale verso i cubani dei governi degli Stati Uniti, ma quello di utilizzare, come perfida tentazione e provocazione, la possibilità di accoglienza immediata negli Stati Uniti se il cubano o la cubana osa venire via mare illegalmente, per potere utilizzare queste terribili immagini e relative storie come prova dell’insostenibilità della vita a Cuba.

Ma la situazione creata da questa legge arriva ad un momento di chiarezza Perché quello che adesso sembra, alla fine, diventare insostenibile, per molte autorità in questo paese, sono le conseguenze negative che apporta alla sicurezza nazionale nordamericana la legge di "ajuste" cubano.

Durante l'anno fiscale 2007, sono entrati illegalmente negli Stati Uniti, in tutte le maniere possibili, 13840 cubani. Erano stati 13405 nel 2006, 11524 nel 2005 e solo 615 nel 1997. Tra ottobre 2007 e lo scorso mese di aprile hanno tentato di entrare illegalmente nel territorio degli Stati Uniti poco più di 11000 cubani. Vuol dire che la situazione si sta aggravando.

Se inoltre si considera che in una nota dell'agenzia Reuters, datata settembre 2007, si cita un alto funzionario nordamericano affermando - quello che i fatti dimostrano - che attualmente l’89% dei cubani che arrivano illegalmente negli Stati Uniti, appellandosi alla legge di "ajuste" cubano, entrano dalla frontiera Messico-Stati Uniti, e, d'altronde, che il governo cubano è nell'ottica di eliminare molte dei requisiti di viaggio per i cittadini cubani che vivono a Cuba, cosa che potrebbe equivalere a più cubani in viaggio verso il Messico…