Cuba ha affermato che gli Stati Uniti devono abrogare in forma
immediata la Sezione 211, dopo essere passati attraverso un lungo processo, nel
quale l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha emesso un giudizio
favorevole sulle denunce dell'isola caraibica.
In un intervento davanti all'Organo di Soluzione delle
Differenze (OSD) dell'OMC, il ministro consigliere di Cuba a Ginevra, Jorge
Ferrer, ha fatto un'analisi tecnica del doppio discorso di Washington intorno al
tema.
La Sezione 211 attacca la registrazione di marchi distintivi dell'Isola, di case
produttrici per eccellenza che svolgono un'importante funzione macroeconomica,
dopo che è esploso il caso della compagnia Bacardì che ha messo in vendita un
rum con il marchio cubano HAVANA Club.
Il diplomatico ha ricordato che l'Organo di Appello, istanza finale della tappa
giurisdizionale, ha constatato in una relazione del 2002 che la Sezione 211, che
compie 10 anni in ottobre, è incompatibile coi principi del sistema mondiale di
commercio.
“Come tante altre volte, gli Stati Uniti attuano senza rispettare gli obblighi
che hanno contratto. Il principio che pattuisce che ogni trattato ha forza di
legge per le parti e deve considerarsi come inviolabile, continua ad essere
ignorato”, ha sottolineato.
Ferrer ha anche affermato che quando un membro dell'OMC non compie con ciò che è
stabilito, blocca l'obbligo di ricorrere all'intendimento per risolvere una
controversia.
“Non dobbiamo dimenticare che la soluzione delle differenze ed il compimento
delle sentenze sono essenziali affinché si mantenga l'equilibrio tra diritti ed
obblighi”, ha aggiunto.
Nei discorsi anteriori, Ferrer e l'ambasciatore de L'Avana a Ginevra, Juan
Antonio Fernandez, hanno considerato il fatto come un atto di falsificazione,
permesso e promosso in realtà nel territorio degli Stati Uniti.
|