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Il metodo cubano “Io sì che posso” arriverà in Brasile
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3 giugno '09 - A.R.Gavilan www.granma.cu
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Il metodo cubano “Io sì che posso” arriverà il prossimo mese di luglio nello stato brasiliano di Bahia, grazie ad un gruppo di istitutori della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che svolgeranno lì la loro opera per alfabetizzare circa 20mila cittadini, prima che termini il 2009, ed un milione di persone per la fine del 2010.
L’Agenzia Boliviana di Notizie (ABN), che cita Adeum Sauer, segretario dell’Educazione dello Stato di Bahia, informa che il Governo locale farà frutto delle esperienze del piano di alfabetizzazione svolto in Venezuela, mediante la Missione Robinson, che ha usato il metodo “Io sì che posso”, già riconosciuto internazionalmente e ideato dall’Istituto Pedagogico Latinoamericano e Caraibico (IPLAC).
Nel caso del Venezuela, e grazie alla collaborazione degli insegnati cubani e la volontà del Governo bolivariano, “sono state alfabetizzati 3,5 milioni di persone, tra il 2003 ed il 2007, permettendo alla nazione di ricevere la certificazione di Territorio Liberto dall’Analfabetismo, da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), un risultato che, in tutta l’America Latina, in precedenza era stato raggiunto solo da Cuba”,
Dopo si è aggiunta la Bolivia e, tra poco, anche il Nicaragua raggiungerà lo stesso risultato.
L’iniziativa dello stato brasiliano si concretizzerà attraverso la firma di un protocollo d’intenzione, che sarà sottoscritto dal Governo di Bahia con la Repubblica di Venezuela, come parte degli accordi che quest’ultima nazionale ha firmato con il Brasile. “Io sì che posso” utilizza le tecnologie audiovisive come piattaforma, facilitando ed accelerando il processo di apprendimento e permettendo, al contempo, l’accesso delle maggioranze escluse al conoscimento ed anche alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’ABN riporta che a Bahia si calcola che vivono almeno 2 milioni di persone senza saper leggere né scrivere. In tal senso, “la metà a breve termine che ci siamo prefissati – ha precisato il funzionario brasiliano – consiste nell’alfabetizzare circa 20mila persone prima della fine dell’anno, mentre a media scadenza l’obietto riguarda un milione di cittadini entro il 2010”.
Si prevede che l’utilizzo del metodo “Io sì che posso” funzioni come un piano pilota, di carattere governativo, che dopo potrà estendersi al resto del Brasile.
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